"La probabilità statistica dell'amore a prima vista" di Vanessa Caswill


"Lo sapevi che una relazione su 50 inizia proprio su un aeroporto?"


- "Che ricerca stai facendo in realtà?"

- "In realtà? La probabilità statistica dell'amore a prima vista"



"La probabilità statistica dell'amore a prima vista" di Vanessa Caswill, adattamento del romanzo di Jennifer E. Smith, è tipicamente una commedia all'inglese. All'apparenza una commedia post-adolescenziale, in realtà racconta con maturità i rapporti che possono intercorrere tra due giovani, in questo caso tra Hadley Sullivan e Oliver Jones. Due neo universitari, l'uno inglese, l'altra americana, con due famiglie molto diverse e un intento, di cuore, comune: Hadley non accetta fino in fondo il nuovo matrimonio del padre, è riluttante e distaccata; Oliver non accetta che sua madre, malata di cancro con recidiva, non voglia curarsi.

Questo vedere il mondo da un lato in maniera pragmatica (Oliver studia statistica) e dall'altro in maniera platonica (Hadley studia materie umanistiche), completa quella mela tanto cara al filosofo greco. Anche se inizialmente i due non lo sanno ancora.

Complice del ritrovarsi, un volo internazionale, un caso, i tanti casi che la vita ci porta a vivere, le tante strade che non ci fa attraversare. Uno sliding doors continuo che ha come filo conduttore l'amore, che sia per la famiglia, che sia per il proprio partner di vita. Da contraltare la simpatica figura dell'attrice Jameela Alia Jamil a metà tra un folletto e un cupido. 

Haley Lu Richardson riesce con naturalezza a rappresentare la ragazza perbene, carina e timida senza essere mai stucchevole. Un'interpretazione molto spontanea e 'francese', la sua. Molto british quella del co-protagonista Ben Hardy come un novello Hugh Grant. 

Un film godibile con una colonna sonora ricca di folk-song moderne molto piacevoli e una fotografia ad alto impatto visivo.


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