CORDEPAZZE
Da oggi è online il videoclip di
“Operativo”
nuovo singolo della band palermitana:
“‘Operativo’ racconta il luccichio sfolgorante della meccanica che rapisce la coscienza umana
fino a farla diventare parte dell’ingranaggio. L’apparente dominio sull’oggetto è l’inganno attraverso il quale l’oggettualità ci domina.”
È online il videoclip di “Operativo”, nuovo singolo delle Cordepazze - attualmente in rotazione radiofonica e disponibile in digitale (ascolta qui) - secondo estratto che anticipa il disco della band palermitana, in uscita a fine 2021. Il videoclip, a cui ha partecipato Salvino Calatabiano, è stato diretto da Giuseppe Lanno, mentre la fotografia è a cura di Dario Baldini.
“‘Operativo’ è la metafora della meccanica che rapisce la coscienza umana, del ciclo del consumo che si sostituisce al ciclo della vita: " ‘Operativo’ è un brano che racconta del dominio della tecnica, dell'adorazione del feticcio, della solitudine e della macchina mostruosa della produzione e del consumo - spiega la band - come incessante rotazione ciclica dell’apparato tecnico e della nostra vita schiacciata, ma ancora palpitante, sepolta viva sotto tutto questo.
‘Operativo’ racconta il delirio della fede cieca nella ‘Techné’, il luccichio sfolgorante della meccanica che rapisce la coscienza umana fino a farla diventare parte dell’ingranaggio. L’apparente dominio sull’oggetto è l’inganno attraverso il quale l’oggettualità ci domina.
‘Operativo’ è l'uomo che trasforma l’Essere Unico in enti molteplici, colui che frammenta l'Essere parmenideo ed inaugura l’inizio del duplice e del plurale, la desolante vastità del cumulo senza senso, dei container, degli ipermercati, dei magazzini/hangar/cattedrali robotizzati di Amazon. La fine pietosa di Dio (Essere Unico e non trinitario) nell’immondezzaio della civiltà.”
Al brano, oltre ai componenti della band Alfonso Moscato (voce, chitarra), Francesco Incandela (synth), Vincenzo Lo Franco (batteria), hanno collaborato Carmelo Drago(basso elettrico) e Roberto Cammarata (synth, programmazioni e chitarre), che si è occupato anche della produzione e registrazione presso il FAT Sounds studio di Palermo (registrazioni aggiuntive presso Bunker Studio di Palermo), missato da Marco Caldera presso il Vulcano studio di Bologna e masterizzato da Giovanni Versaripresso La Maestà mastering studio di Tredozio (FC).
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