ZAFARÀ
Da oggi online il videoclip di
“Avrei preferito”
il nuovo singolo del cantautore siciliano,
“racconto le strade percorse, quelle che “avrei” potuto percorrere e gli intoppi
che in qualche modo vorrei dimenticare o sotterrare.”
A partire da oggi è online il videoclip “Avrei preferito”, il nuovo singolo di Zafarà (ascolta qui), nome d’arte del cantautore siciliano Sergio Zafarana: “un uomo nel bosco ha risolto un problema. Poche decine di metri lo separano dal sollievo di avercela fatta. Quando capirà che quel che ha fatto non è bastato e che ha ancora le spalle al muro troverà una nuova speranza”. Ecco il video:
Zafarà e il regista Salvatore Bongiorno raccontano così il videoclip, prodotto da Sergio Zafarana & Beautiful Mother e con l’interpretazione di Giuseppe Lo Piccolo: “dal nostro confronto partita, dalla domanda che Salvatore mi ha posto, ha iniziato a prendere corpo l’idea del videoclip: ‘cosa significa questa canzone per te e perché questo finale sospeso?’, mi ha chiesto. La mia risposta è stata: ‘la canzone è la storia della nostra generazione fatta di scelte, aspettative e di tanti altri bivi che avrei, o non avrei, voluto percorrere; sarebbe stato bello sotterrare alcune scelte e correre verso la libertà, ma purtroppo nei meccanismi del mondo attuale non è sempre possibile se non pagandone care conseguenze. Nel videoclip la location del bosco di Alcamo Marina e Balestrate, a livello simbolico, ha giocato un ruolo chiave nella narrazione e Giuseppe Lo Piccolo, con la sua interpretazione, ha fatto tutto il resto.”
Zafarà, il cui stile è fortemente influenzato - come lui stesso racconta - da “bevitori dalla voce roca (Tom Waits, Vinicio Capossela), da poeti estinti (Fabrizio De André, Giorgio Gaber), da milanesi capelloni (Afterhours, Paolo Benvegnù), da incalliti sperimentatori (Pink Floyd, Radiohead)”. Oltre a Sergio Zafarana (voce, chitarra elettrica), al brano hanno partecipato Roberto Cammarata (programmazioni, synth, chitarra elettrica, basso) e Roberto Calabrese (batteria, percussioni). Registrato da Roberto Cammarata al Fat Sounds studio di Palermo e masterizzato da Hannes Jaeckl.
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