“O forse ho
bisogno di aiuto… perché penso di impazzire… Le persone cantano
per me! Un intero quartiere mi ha appena cantato un’intera canzone
dei Beatles”
Partiamo dal presupposto che “Zoey’s
Extraordinary Playlist” non è una serie adatta alla NBC, nè
tantomeno a qualsiasi altro network generalista e gli ascolti ci
danno visibilmente ragione visto che i primi episodi sono stati
seguiti da una media di un paio di milioni di telespettatori, tutto
ciò non solo perché ci troviamo di fronte ad una serie brutta, ma
anche soltanto perché di comedy danzerecce e canterine in questi
ultimi anni ne abbiamo viste ed anche di qualità decisamente più
elevata. In “Zoey’s Extraordinary Playlist”, show creato da
Austin Winsberg, brilla però l’originalità dell’idea di base
che spiega perché tutti cantano e ballano continuamente, cosa che
non si spiegava in serie come “Crazy Ex Girlfriends” ad esempio
dove obiettivamente si cantava continuamente senza una motivazione
valida. Qui la protagonista Zoey, interpretata da Jane Levy, ha una
specie di superpoteri, che sembrano decisamente più una disgrazia:
la ragazza infatti ha la capacità di leggere nella mente di tutti
gli umani, ma i pensieri letti arrivano a lei sotto forma di canzoni
popolari e non come frasi e idee comprensibili al 100%, tutto questo
perché durante una risonanza magnetica, la città in cui vive, San
Francisco, è stata colpita da una scossa di terremoto ed il computer
attaccato alla macchina è andato in tilt trasmettendole nella testa
qualsiasi canzone esistente sulla faccia della terra con annesso
potere mnemonico. Zoey lavora tra l’altro in una società
tecnologica specializzata in dispositivi e app intelligenti e a farle
da capo c’è niente di meno che la mitica Lauren Graham, la Lorelai
Gilmore della Tv, che qui interpreta Joan, capo di Zoey.
Ma nel cast
ci sono anche due altri attori eccezionali: Peter Gallagher e Mary
Steenburgen, rispettivamente Mitch e Maggie Clarke, genitori di Zoey.
Il primo ha una malattia neurologica che gli ha fatto perdere quasi
completamente le capacità muscolari, non è in grado di parlare ma
riesce a digitare brevi frasi su un pc per farsi comprendere, la
madre invece vive un po’ nel suo mondo ed ormai si dedica anima e
corpo al marito, accudendolo completamente. Nel cast da ricordare
anche: Skylar Astin nel ruolo di Max, collega e migliore amico di
Zoey e Alex Newell, nei panni di Mo, vicino genderqueen di Zoey,
primo a sapere delle capacità della ragazza. Come è ben visibile il
cast è assolutamente eccellente in ogni sua parte ed è quello che
fa più rabbia, perché la serie in se, a parte l’incipit, fa acqua
da tutte le parti. Se ci fosse un premio come miglior cast in una
serie di merda di certo quest’anno lo vincerebbe “Zoey’s
Extraordinary Playlist”. Peccato che un premio del genere non
esista e che ci troviamo di fronte ad una trama che si rivela
banalissima già a partire dal secondo episodio, con dei dialoghi
spesso tristi, momenti anche imbarazzanti, tipo quando Mitch si alza
e inizia a cantare, ovviamente tutto avviene nella mente della
protagonista, ma è veramente un momento di disagio profondo. Capita
spesso, purtroppo troppo spesso, che nelle tv generaliste si affidino
personaggi e sceneggiature a cast che dovrebbero stare in ben altri
reparti attoriali ed in ben altre trame, attori che meriterebbero di
essere nominati a premi importanti e che si ritrovano, spesso loro
malgrado, a far parte di serie televisive decisamente di livello
mediocre o scarso. Peccato.
Commenti
Posta un commento