“La cosa dei ritratti è che devi mostrare le persone per
come vogliono essere viste… io preferisco mostrare le persone per come sono
davvero”
Quando la Hulu scende in campo, e per fortuna non lo fa
spesso come altre “colleghe”, lo fa in maniera eccellente, in un modo che le
consente di far parlare di sé. Il fatto di non essere produttiva
quantitativamente come altri canali on demand, tipo Amazon, Apple Tv+ o
Netflix, le consente di produrre costantemente qualità, perché è proprio questo
che predilige evidentemente, la qualità alla quantità. “Little Fires
Everywhere” rientra perfettamente in un palinsesto ormai pregno di serie che si
ricordano nel tempo e che lottano per puntare ai premi più importanti. Basata
sul romanzo omonimo della scrittrice cinese Celeste NG e sviluppato per la Tv
da Liz Tigelaar, già dietro le quinte di “Brothers & Sisters”, “Revenge” e
“Bates Motel”, la serie vede come protagoniste due nomi famosissimi in quel di
Hollywood: Reese Witherspoon e Kerry Washington, e ci racconta la storia di due
madri completamente diverse e di due esistenze che si intrecciano tra di loro.
Siamo in Ohio alla fine degli anni ’90, una casa prende fuoco e si sospetta
possa essere un incendio doloso. Da lì si torna ad un anno prima, è il 1997,
Elena Richardson (Reese Witherspoon), decide di affittare la parte superiore di
una delle sue case a Mia Warren (Kerry Washington), artista e fotografa che
cerca di sbarcare il lunario e a sua figlia adolescente, Pearl (Lexi Underwood),
che non se la passano benissimo ed al momento vivono in strada. Da qui le loro
vite cominceranno a legarsi in maniera apparentemente serena, ma ci sono
diversi scheletri che si celano nei rispettivi armadi.
Lo splendido cast
continua con la presenza di Joshua Jackson nei panni di Bill, marito di Elena e
dei rispettivi quattro figli: Lexie (Jade Pettyjohn), Moody (Gavin Lewis), Trip
(Jordan Elsass) e Izzy (Megan Scott), la pecora nera della famiglia, colei su
cui ricade la colpa dell’incendio di inizio Pilot. Scoprire il perché di questa
accusa e come si intersecano le vite dei vari personaggi sta al telespettatore
nell’arco del flash-back e del districarsi di una trama dalla narrazione
impeccabile e dalla sceneggiatura pungente. Bella anche la sotto trama che vede
nascere e crescere il legame tra Pearl e Moody, mentre anche lì si celano
sentimenti diversi ed in contrasto tra loro. La serie ruota intorno al silenzio
ed ai primi bellissimi piani dei protagonisti e quando si ha un cast del genere
non si può non giocare sugli sguardi e le espressioni di attori a cui non
servono parole per esprimere quello che stanno interpretando. Il fuoco che
divampa è protagonista costante di tutta la sceneggiatura che è come la cenere
latente ancora calda pronta a trovare un nuovo rametto per prendere forza e
darsi alle fiamme e così è anche la narrazione, un po’ sopita, ma pronta a
esplodere in qualsiasi momento.
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