“I polacchi hanno biciclette, i tedeschi carri armati. Statene certi, il partito nazista è un maestro dell'inganno e l'inganno più grande di tutti è che stiano davvero negoziando per la pace. Io sono Nancy Campbell, per la Radio Internazionale Americana, da Varsavia”
La BBC dimostra ancora una volta di saperci fare con le serie storiche. In questo caso ci spostiamo di “soli” 80 anni indietro nel tempo e con “World on Fire” si racconta la seconda guerra mondiale dal punto di vista delle persone comuni, non soltanto dal punto di vista tanto usato e sfruttato dei soldati e dei fascisti e nazisti, con le solite location tedesche e italiane, qui si affronta l'argomento dando un'occhiata a quello che succedeva in quegli stessi anni in giro per tutta l'Europa e lo si fa grazie ad un cast brillante, numeroso ed ineccepibile e soprattutto grazie alla scrittura notevole di Peter Bowker.
Nel cast: Julia Brown nel ruolo di Lois Bennett, operaria ventenne e cantante di talento che non vuole smettere di sognare, che decide di unirsi alla ENSA (Entertainments Nationale Service Association), organizzazione che forniva intrattenimento al personale delle forze armare britanniche; Yrsa Saley-Ward nei panni di Connie Knight, migliore amiche di Lois; Blake Harrison che interpreta Stan Raddings, sergente del dipartimento guidato da Harry Chase (Jonah Hauer-King), traduttore inglese e ufficiale; Ewan Mitchell nei panni di Tom Bennett, fratello di Lois che crea soltanto problemi e che si unirà alla Marina per combattere i tedeschi; una splendida Helen Hunt nel ruolo di Nancy Campbell, personaggio realmente esistito in quegli anni, giornalista americana in lotta per difendere la verità, grazie anche all'aiuto del nipote, Webster O'Connor, interpretato da Brian J. Smith, medico gay di stanza a Parigi che ha una relazione con Albert Fallou (Parker Sawyers), musicista jazz parigino; nel cast anche due altri grandi attori: Sean Bean nel ruolo di Douglas, padre di Lois e Tom ed infine Lesley Manville che interpreta Robina, madre di Harry. Insomma un cast stellare per una serie che da uno sguardo diverso sulla brutta “faccenda” sulla seconda guerra mondiale, mettendo i cattivi al loro posto ed i buoni dall'altro, senza mischiare le cose come accade spesso ultimamente.
Ci sono ovviamente le consuete strade bombardate, gli scontri a fuoco, i fischi, i clamori, i nazisti senza coscienza e la gente comune che lotta per sopravvivere, gli jazz club che continuano a suonare nonostante tutto, come accadeva sul Titanic mentre questo stava affondando, ci sono i carri armati, gli uomini in uniforme, ma anche le storie d'amore e di “normalità”. Certo i troppi personaggi provocano, come spesso accade, la mancanza di una caratterizzazione forte degli stessi, ma le interpretazioni del cast mette tutti i difetti a tacere. Ci troviamo di fronte ad una serie piena, forte, d'impatto, con una narrazione veloce, una bella regia, con l'atmosfera e i costumi giusti. Certo, forse si cade a volte un po' negli stereotipi, ma la serie è degna di nota e consigliamo di dargli almeno un'occhiata.
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