“Per secoli la patria delle fate
rimase un luogo di mito e leggenda, finché non arrivarono diversi
imperi umani a combattere per le sue ricchezze. Sette anni or sono
questa grande guerra si concluse quando la Repubblica di Burgue si
ritirò lasciando le fate nel pugno di ferro del nemico: il Pact. Ora
la patria delle fate è un inferno da cui vogliono solo fuggire”
E' questa la premessa di “Carnival
Row”, la nuova serie della Amazon Video presentata in pompa magna
perchè annovera nel cast due attori di spicco: Orlando Bloom e Cara
Delevingne. La serie è creata da René Echevarria (“Star Trek”)
e Travis Beacham (“Scontro tra Titani”) e partita lo scorso 30
agosto in tutte le piattaforme di Amazon Prime Video in lingua
originale – arriverà doppiata in italiano soltanto il 22 novembre
sempre sullo stesso canale on demand – ed ha un incipit sicuramente
folgorante, di quelli che non si vedono tutti i giorni. La serie
infatti segue le avventure delle fate, creature mitologiche che si
ritrovano ormai decimate, uccise barbaramente dall'uomo e ad essere
costrette a fuggire dalla loro terra. Si ritroveranno nel territorio
di Burgue, dove convivere con i cittadini del posto non sarà
certamente semplice. Nel cast, come dicevamo, troviamo: Orlando Bloom
nel panni di Rycroft Philostrate, per gli amici “Philo”,
ispettore della gendarmeria di Burgue, ex veterano di guerra, che
indaga su alcuni omici che stanno avvenendo in città, ed è uno dei
pochi che non vede le fate come una minaccia; Cara Delevingne,
interpreta Vignette Stonemoss, fata innamorata di Philo, che si
ritrova a dover convivere con la banda di criminali fatati chiamata
“Corvo Nero”; Runyon Millworthy (Simon McBurney), artista di
strada umano, che guida un gruppo di Kobold, entità della mitologia
tedesca che possono materializzarsi agli occhi degli umani sotto
forma di animali, fuochi o esseri umani stessi; Imogen Spurnose
(Tamzin Merchant) è un'ereditiera che tenta di accaparrarsi il cuore
di Agreus Astrayon (David Gyasi), puck facoltoso dell'alta società
burguese, per continuare a mantenere il suo alto tenore di vita; Ezra
Spurnose (Andrew Gower), fratello di Imogen che ha sperperato le
finanze della famiglia; ed infine Tourmaline Larou (Karla Crome),
amica di Vignette, fata poetessa, che si mantiene da vivere facendo
la prostituta.
Il cast è numerosissimo come per tutti i fantasy che
si rispettino, ma i personaggi sono abbastanza caratterizzati ed
interpretati in maniera buona, a parte qualche interpretazione un po'
grottesca qui e là, nonostante tutto la collettività attoriale non
crea affatto confusione, anche se ci sono un po' troppe sottotrame
che vanno seguite per bene per capire al meglio il filo conduttore
che lega tutto. “Carnival Row” ha un carattere decisamente molto
noir, delle ambientazioni cupe e degli effetti visivi notevoli,
mentre l'aspetto puramente sentimentale della storia d'amore
contrastata tra i due protagonisti non opprime e lascia ampiamente
spazio ad altri aspetti importanti, come il razzismo e il thriller,
punti focali di una narrazione che però fatica a trovare il ritmo
adeguato. L'aspetto giallo della serie infatti è decisamente quello
che pecca di più, la trama tra l'altro è piena di scene di sesso di
cui si poteva anche fare a meno e gli sceneggiatori hanno deciso di
prendersi un po' troppo sul serio, mantenendo la serie troppo cupa,
quando si poteva invece dare sfogo ad un po' di sano sarcasmo. La
storia di base, molto solida, ed il cast, sono sicuramente
fondamentali per “Carnival Row” e per mantenere il telespettatore
ben piantato davanti lo schermo nel corso dei suoi 8 episodi che
compongono una prima stagione di buona qualità, a cui ne seguirà
una seconda già confermata e annunciata dal canale.
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