E anche questa sessione di calciomercato è passata in archivio. Facciamo il punto sulle principali squadre del nostro campionato, tra esuberi, ultimi arrivi e cessioni più o meno eccellenti.
La Juventus dopo un ottimo mercato iniziale (Deligt, Ramsey, Rabiot, Demiral) che ha rinforzato difesa e centrocampo, si è scontrata con la voglia di non partire di alcuni giocatori dall’ingaggio oneroso. Su tutti, visto anche il recente infortunio di Chiellini, che rende necessaria la permanenza di Rugani, e le promozioni sul campo di Khedira, Matuidi e Higuain, quella di Mario Mandzukic, di certo il nome più clamoroso che resta a far da comprimario nella Vecchia Signora. Insieme a lui, si prevede un altro escluso eccellente: "Emre Can", per quanto riguarda la lista champions. Meglio abbondare che deficere del resto, anche se al lordo, ballano un venticinque milioni in più di stipendi nelle casse juventine per non parlare delle mancate plusvalenze che avrebbero dato ossigeno alle casse bianconere. Il mercato nonostante questo aspetto prettamente economico è sicuramente positivo, in quanto alla resa dei conti la rosa bianconera, almeno sulla carta, è migliorata in ogni reparto. Voto: 7-
L’inter di Antonio Conte e Giuseppe Marotta si candida ad essere l’antagonista principale della Juventus. I nerazzurri a differenza dei bianconeri hanno ceduto tutto il possibile a cominciare da Icardi passato sul filo di lana al Psg, senza dimenticare Perisic e Nainggolan. Marotta non ci ha pensato due volte per liberarsi delle zavorre di casa Inter anche a costo di non far propriamente affari economici. Ma l’unità di squadra passa anche per queste cessioni dolorose. Conte ha avuto Lukaku il centravanti che voleva, forte fisicamente e capace di giocare per la squadra, due più che promesse italiane (Sensi e Barella), la scommessa Sanchez, l’esperto Godin e Biraghi. Il mercato è sicuramente da 7+.
Il Napoli ha fatto un mercato intelligente, andando a intervenire specialmente in difesa e in attacco. Nel primo caso prendendo dei titolari come Di Lorenzo e Manolas e nel secondo rimpinguando il reparto con calciatori pronti soprattutto per l’Europa, Lozano e l’ex juve Llorente. Un mercato chirurgico, oculato, con ottimi giocatori che vanno sicuramente a rafforzare la rosa di Ancelotti. Voto 6,5
La Lazio ha cambiato poco o nulla, in pratica il solo Lazzari nella formazione titolare. Il suo è stato un mercato di mantenimento, in quanto sono rimasti i top, come Milinkovic Savic. Per il resto, largo alla competenza di Tare nello scoprire giovani talenti: come Jony e Vavro Voto: 6+
La Roma, tra le big è quella che ha cambiato più di tutte, in ogni reparto, fino alla fine della sessione di mercato, andando a prendere esuberi in giro per l'Europa. Qualcosa non quadra, perché mancano i prospetti giovani, se si esclude Mancini per la difesa. Spinazzola e Zappacosta sono buoni innesti ma giocatori fatti e finiti. La lupa resta un’incognita, senza una vera e propria linea guida. Perché anche Diawara non è più una promessa ma nemmeno al Napoli era una certezza e Mkhitaryan "ha tutte le carte in regola", ma per essere il nuovo Pastore. Voto: 5
il Milan di Giampaolo punta tutto sui giovani e quanto meno sembra più coerente rispetto al mercato romanista, ma le perplessità rimangano inevitabilmente, in primis perché ti chiami Milan. E Bennacer, Leao e compagnia non possono bastare neanche a immaginarla al momento la zona champions. Voto: 5,5
Grandi più di nome che di fatto, passiamo all’Atalanta del mago Gasperini, con l’esperto Skrtel che saluta prima di iniziare sostituito da Kjaer e l’entusiasmo che accompagnerà la Dea in questa stagione ai preliminari di Champions con discrete chance di passare il turno. Il solito mercato intelligente, a puntellare la rosa, cedendo il solo Mancini tra i protagonisti della cavalcata dello scorso anno con un Muriel in più. Voto: 6,5
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