Da oggi è disponibile in digital download, in streaming e in rotazione radiofonica “Il più bello dei sette” (2A Records), il nuovo singolo del cantautore piemontese Andrea Caniato, che si ripresenta al pubblico in una nuova pelle dopo le precedenti esperienze discografiche con i Node.Il brano, accompagnato da un lyrics video disponibile lo stesso giorno su YouTube, racconta l’amara storia “pulp” di un gruppo di malviventi che costruisce un impero per poi autodistruggersi. Una triste, ma necessaria, riflessione sulla facilità di entrare in cattive compagnie, sull’alienazione e sull’emarginazione.
Caratteristica peculiare del brano è la scelta degli arrangiamenti, dettata dalla possibilità di usare solo una chitarra e ogni forma di effettistica replicabile in live con una loop station a tre canali, per rendere il brano adattabile alla formula live della “one man band”, con la quale Andra Caniato si esibisce dal vivo.
Mi hanno detto il più bello dei sette
È andato ieri l’altro dalla polizia
E nel tempo di due sigarette
Ha detto sei cognomi e un’Ave Maria
«“Il più bello dei sette” parla di un branco. Un membro si vuole staccare per amore ma la sua metà ne pagherà le conseguenze – racconta Andrea Caniato – L’incipit iniziale e l’idea del messaggio da trasmettere con questo brano riguardava le dinamiche di compagnia. A tutti capita di entrare in una compagnia che si ritrova con regolarità e alcune volte ti trovi quasi a dover rendere conto delle tue assenze o di dover pensare in maniera comune. Quando sei adolescente è confortante stare all’interno di un gruppo, poi però scopri il rovescio della medaglia, l’emarginazione o l’imposizione di un’idea comune da perseguire e vieni travolto dal branco stesso. Questo brano l’ho composto prima musicalmente, prevedendo le dinamiche e gli arrangiamenti per la loop station, e poi ho inserito il testo, scritto in collaborazione con Elia Rossi. In coda è presente uno dei pochi assoli del disco, a rappresentare il tormento del protagonista della canzone, la quale sfuma lasciando l’idea della continuità del pensiero e dei tormenti.»
“Il più bello dei sette” è stata scritta da Elia Rossi e Andrea Caniato, che ne ha anche composto la musica. Mix e mastering a cura di Larsen Premoli presso Reclab Studios (Milano). Ha suonato: Andrea Caniato (voce, chitarre, percussioni e basso).
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