“Per ottenere il successo esclusivo
bisogna essere disposti ad ottenere decisioni difficili, a fare cose
spiacevoli, a rischiare le proprie risorse più preziose e a
liberarsi dalle catene che la società istituisce per limitarci:
l'amore, il matrimonio, i figli... e soprattutto quell'invadente
imposizione della moralità inutile di persone inferiori, perché
niente che abbia un valore è mai stato conquistato senza il
sacrificio... e la vera grandezza possono raggiungerla solo quelli
disposti a perseguirla... a ogni costo!”
Parte da un bellissimo monologo – del
quale stralcio è stato inserito qui sopra – "What/If", nuova serie tv
targata ancora Netflix che riporta sulle scene una strepitosa Renée
Zellweger, che qui interpreta una cazzuta scrittrice di successo,
resa impeccabile anche nel doppiaggio in italiano, grazie
all'altrettanto brava Giuppy Izzo. I veri protagonisti però sono
Lisa (Jane Levy) e Sean (Blake Jenner), neo sposi in difficoltà
economiche che accettano di ricevere un prestito da Anne Montgomery
(Renée Zellweger), che entrerà in maniera subdola nelle loro vite,
stravolgendole completamente. ”What/If” è una serie senza una
identità specifica, perchè si potrebbe collocare tra i noir, ma
anche tra i thriller di chiave erotica, ma è sicuramente una serie
dalla personalità spiccata e dalla trama accattivante, che ti
afferra e ti spinge all'interno della storia in pochissimi minuti,
fin, in realtà, proprio dall'attacco del monologo iniziale.
Da
queste parole che Anne racconta ad un registratore tascabile ci si
sposta poi un anno avanti nel tempo. Vediamo Lisa correre nella
pioggia in cerca del marito. Cosa sarà successo? Ci viene spiegato
subito, perché pochi secondi dopo ci spostiamo nuovamente, adesso a
tre anni prima. Lisa ha fondato una startup, ma non trova
investitori, Sean invece è un semplice paramedico. Sono la classica
coppia perfetta, ma davvero funziona il motto “due cuori e una
capanna”? Forse no. Raccontare l'incipit di “What/If” è molto
semplice, nonostante questi sbalzi temporali che creano un po' di
confusione, ma fondamentalmente bisogna fare attenzione al rapporto
tra Anne, spietata donna senza scrupoli e i due ingenui sposi,
innamorati, ma con molte difficoltà da affrontare. E' lì che nasce
e si evolve, anche in breve tempo, tutta la tempistica di una
sceneggiatura fortemente mistery, dove il classico gioco del
“what/if” diventa stavolta meschino e crudele. Ma cosa
succederebbe se un bel giorno incontri una donna avvenente che ti fa
una proposta che potrebbe cambiare la tua vita, ma che ha un risvolto
dramatico? Fin dove si è disposti ad arrivare per una cospiqua somma
di denaro e per la realizzazione del proprio sogno? Fin dove
scenderesti a compromessi? E' questo che la serie si chiede ed è
questo il compito di Anne: mettere Lisa di fronte ad una scelta: la
carriera e il denaro o l'amore e la famiglia? Chi nella vita non si è
mai chiesto: “fin dove mi spingerei per realizzare il sogno della
mia vita o per un ingente somma di denaro”? Ecco, qui Lisa si
troverà a dover prendere una decisione che ovviamente cambierà
tutto il corso della sua esistenza.
Molti ricordano il film con
Robert Redford e Demi Moore degli anni '90, “Proposta indecente”,
e l'idea è più o meno quella, solo che là ci si fermava un po' su
quell'idea ed un po' finiva lì, qui si va molto oltre. Redford se
paragonato alla Zellweger, ed ovviamente ai rispettivi personaggi,
aveva la crudeltà di Lisa Simpson, perché qui la cattiveria ed il
cinismo sono ad altissimi livelli. Dimenticatevi quindi della
Zellweger di “Bridget Jones”, perché qui l'attrice ha una faccia
invecchiata, avvizzita, un piglio perennemente crudele, uno sguardo
sempre prepotente e freddo, ed è una gioia per gli occhi. Forte
della presenza dietro le quinte di Mike Kelley, già dietro le quinte
di un altro macchinoso telefilm, “Revenge”, la serie è
consigliata, nonostante abbia delle pecche ben visibili, a cominciare
dalla poca originalità e dalla prevedibilità di certe scene, dalla
regia non sempre perfetta e dal mood troppo accigliato dato a tutto
il contesto, ma spesso però ci si prende talmente troppo sul serio
che certe scene sembrano fin troppo paradossali e quasi tragicomici.
Nonostante sia stata vietata ai minori di 14 anni, la serie ha
veramente poco di erotico e a dirla tutta i gli scarni momenti di
nudo e i variegati momenti di sesso, lasciano un po' il tempo che
trovano, in parole povere: “potevamo farne a meno”. Nonostante
tutto però, la serie ha la capacità di spingere il telespettatore a
chiedersi dove si vuole andare a parare, è stuzzicante e crea il
pathos adeguato, ma è il cast a fare il più del lavoro.
Personaggi e doppiatori:
Anne Montgomery (Giuppy Izzo)
Lisa Ruiz_Donovan (Valentina Mari)
Sean Donovan (David Chevalier)
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