“Comma 22: chiunque voglia evitare
missioni operative non è davvero pazzo. Il Comma 22 specifica che
preoccuparsi della propria incolumità di fronte a pericoli reali e
immediati, è il processo di una mente raziocinante”
C'è ben poco da dire, in termini di
qualità, della nuova miniserie Hulu che si giocherà con ogni
probabilità la vittoria di categoria ai prossimi Emmy Awards
sfidando “Chernobyl”, serie di cui abbiamo parlato pochi giorni
fa. “Catch 22” però, a differenza della serie HBO è stata
presentata in pompa magna perché dietro e davanti la mdp c'è George Clooney, che interpreta il Tenente Scheisskopf e che
diventerà successivamente Colonnello ed infine Generale. Uomo dal
forte temperamento che per farsi sentire urla e che di conseguenza
viene temuto da tutti. La serie - in onda su Hulu e anche su Sky Atlantic - ha un risvolto comico che a
tratti prevale sul lato drammatico. Clooney dirige, produce e
recita in questa nuova bellissima miniserie tratta dal romanzo
omonimo di Joseph Heller, “Catch 22” ci racconta la storia
dell'astuto bombardiere delle forze aeree dell'esercito americano
durante la seconda guerra mondiale, Jon Yossarian, qui interpretato
da un bravissimo Christopher Abbott. Nonostante quindi la serie ci
porta all'interno di anni difficili e di un campo di addestramento,
riesce a cadenza regolare a strappare anche qualche sorriso, forte
dell'incongruenza visibilmente voluta tra sarcasmo e testosterone.
E'
ovvio che la forza dello show, ma sembra perfino banale dirlo, sia il
gigantesco cast, di cui ricordiamo in questa occasione: Kyle Chandler
nel ruolo del Colonnello Cathcart, Hugh Laurie in quelli del Maggiore
De Coverley, Pico Alexander che interpreta il commilitone Clevinger e
Julie Ann Emery, nei panni di Marion, moglie del Tenente Scheisskopf.
Ma c'è anche posto per l'italiano Giancarlo Giannini, nel ruolo di
Marcello, proprietario di un bordello. La seconda guerra mondiale
negli anni ci è stata presentata in tutte le salse sia al Cinema che
in Tv, in questa occasione però ci viene esposta con tratti anche un
po' ridicoli della vita interna, la faccia militaresca, grottesca e
ironica che vede tanti uomini costretti a convivere con tutte le
conseguenze del caso, mentre fuori c'è il vero inferno. Molte
restano però le incongruenze tra libro e stesura televisiva. Il
testo di Heller era assolutamente disarmante, con battute e
situazioni fuori dall'ordinario ed anche la storia era del tutto
paradossale, qui le diverse sfaccettature del testo ci vengono
proposte marginalmente. Di contro però si riesce a rendere
pienamente giustizia al protagonista, che resta più o meno uguale
all'originale: un protagonista che si oppone al sistema, ci entra
continuamente in contrasto, perché a lui non frega niente di vincere
la guerra, lui vuole soltanto sopravvivere. La serie è piena di
carisma, si arriccisce di umorismo, con dialoghi splendidi, un cast
eccezionale, delle location azzeccatissime – la serie è stata
girata tra la Sardegna e il Lazio – una regia perfetta ed una
sceneggiatura minuziosa. “Catch 22” è una serie che merita di
essere vista e apprezzata, una serie sul mistero e sulla
imprevedibilità dell'esistenza dell'uomo, sul destino e sulla voglia
di cambiamento.
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