“Questa
non è un esercitazione. E' il vostro sistema di trasmissione
d'emergenza che annuncia l'inizio dell'annuale sfogo sancito dal
governo degli Stati Uniti. Durante lo sfogo è autorizzato l'uso
delle armi di classe 4 o inferiore. Tutte le altri armi sono vietate.
Ai funzionari di governo di livello 10 è stata concessa l'immunità
dallo sfogo e non dovranno essere toccati. Al suono della sirena,
qualunque crimine, compreso l'omicidio, sarà legale per le prossime
12 ore. Polizia, vigili del fuoco e servizi di pronto soccorso non
saranno disponibili fino a domani mattina alle 7, fino a conclusione
dello sfogo. Benedetti i padri fondatori e Benedetta l'America: una
nazione risorta. Che il Signore sia con voi”
Ideato
da James DeMonaco e basata sulla serie di film de “La Notte del
Giudizio”, “The Purge” è partita lo scorso 4 settembre su SyFy
e USA Network ed è appena arrivata in Italia nella piattaforma
streaming Amazon Video. La serie ruota intorno ad un arco di 12 ore,
in questo lasso di tempo, chiamato “lo sfogo”, tutti i reati,
compresi omicidi, vandalismo, incendi dolosi, violeza sessuale,
droga... tutto diventa legale. Ambientato in un'America distopica con
un governo totalitario che guida il Paese, la serie segue un bel po'
di personaggi soltanto in apparenza scollegati tra di loro, ma ben
presto gli eventi concateneranno le loro vite, costringendoli a fare
i conti ognuno col proprio passato nell'attesa che la notte passi e
scoprire chi sopravviverà ad essa. In particolare la serie segue le
vicende di: Miguel (Gabriel Chavarria), marine statunitense che torna
a casa nella notte della “purificazione”, così definita anche
perché si crede che chi non supera le 12 ore significa che non è
all'altezza di vivere, dicevamo, Miguel torna a casa dopo aver
ricevuto un messaggio criptico da parte della sorella Penelope
(Jessica Garza), membro di una setta che si impegna a cadenza
regolare a sacrificare i suoi adepti. Troviamo poi Jenna (Hannah
Anderson), un
esponente de “L'anti-Purge”, associazione contro l'avvento delle
12 ore, dedita alle cause caritatevoli. La sua scelta di avventurarsi
per la prima volta nella sua vita ad affrontare la notte dello sfogo,
la porta ad un incontro con una violenza tale da costringerla ad
affrontare verità profonde sia sulla sua vita che sul suo matrimonio
con Rick (Colin Woodell), uomo che dopo una vita di stenti, sta
tentando di salire la scala sociale attraverso delle mosse subdole
che lo metteranno a maggior ragione durante le ore dello sfogo a dura
prova.
A concludere il cast ci sono: Lila (Lili Simmons), una ragazza
ricca e ribelle che rifiuta categoricamente di adattarsi alla follia
notturna, ma la sua è solo un apparenza sicurezza, in realtà la
ragazza è molto vulnerabile ed anche per questo affronterà diversi
problemi prima del sorgere del sole; Jane (Amanda Warren), è una
donna potente, impegnata e grande lavoratrice che è convinta di
avere raggiunto il massimo nella sua vita, per questo motivo, un po'
per svago, assumerà un assassino purificatore durante la notte in
cui tutti possono fare ciò che desiderano; infine c'è Joe (Lee
Tergesen), uomo mascherato che guida un taxi nella notte ascoltando
un life coach motivazionale nello stereo della sua auto intervenendo
in atti di violenza. Che dire? Ci troviamo di fronte ad un'idea
assolutamente bizzarra e originale, un qualcosa che riprende
certamente le storie dei film, ma non per questo l'incipit risulta
meno incisivo e accattivante, ma ci sono una notevole quantità di
cose che non vanno, a cominciare dal cast, qui e là un po'
imbarazzante nell'aspetto interpretativo, che peggiora col doppiaggio
in italiano, la regia piatta, la parte horror assolutamente
inefficace, la sceneggiatura che a tratti si perde in una narrazione
che si affloscia su dialoghi e momenti spesso troppo lunghi e
tediosi. Insomma “The Purge” è una serie mediocre, adatta a
pochi.
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