- La gente racconta cose terribili su
di te
- Ma tu sai chi sono
Londra. 1963. Ruth è una donna
temeraria, caparbia, che lavora per i servizi segreti in un periodo
nel quale una bomba può distruggerti la casa e la vita. Ruth
diventerà vedova quando è ancora molto giovane. Quando muore il
marito, la sera del funerale, bussa alla porta un'altra donna che
dice di essere la moglie dell'uomo appena defunto e potrebbe non
essere l'unica. In un contorto meccanismo pieno di misteri si
snocciola “Mrs Wilson”, con protagonista Ruth Wilson, qui in
qualità anche di produttrice esecutiva, che dimostra tutte le sue
eccezionali qualità interpretative, già ampiamente viste in “The
Affair”. Qui, l'attrice, mette in scena la vita della sua vera
nonna, quindi va da se che la serie è tratta da una storia vera: una
giovane vedova che scopre la vita misteriosa e segreta del marito
solo dopo la morte di quest'ultimo. Prodotta dalla sempre eccellente
BBC, stavolta in collaborazione con l'americana PBS, “Mrs Wilson”
è un altro piccolo gioiellino seriale che diventa più forte e
audace grazie alla presenza della Wilson sulla quale la serie ruota e
si annoda solidamente. Ma i suoi compagni di cast non sono
sicuramente da meno: il marito scrittore, Alec, è interpretato dal
bravissimo Iain Glen, già visto, tra gli altri, in “Game of
Thrones” e poi troviamo anche la splendida Fiona Shaw, che qui
interpreta Coleman, capo di Ruth che cela molti segreti sull'uomo.
Ruth e Alex hanno anche due figli: Nigel (Otto Farrant) e Gordon
(Calam Lynch). C'è anche un altro figlio però: Dennis (Patrick
Kennedy) e poi ci sono Dorothy (Keeley Hawes) e Shahbaz (Anupam
Kher), ma svelare qual è il loro ruolo all'interno della serie
spoilerebbe troppo e noi preferiamo evitare di farlo. La serie si
sposta tra passato e presente nell'arco di tre decenni, tra gli anni
'40 e gli anni '60 tra India ed Inghilterra, ma soprattutto in una
Londra ingrigita e spoglia.
Tre gli episodi totali di questa
miniserie diretta da Richard Laxton che ha avuto un successo di
pubblico considerevole, con più di sette milioni di inglesi a
puntata attaccati davanti allo schermo. Siamo alla fine dell'anno e
possiamo sicuramente cominciare a tirare le somme e si cominciano
anche a delineare le serie che sono state fulcro e a volte anche
sorprese interessanti di questo 2018 e quelle che invece non
lasceranno mai traccia e dobbiamo dire, nonostante gli innumerevoli
reboot, le rivisitazioni di ogni tipo e forma e gli infiniti
scopiazzamenti, che questo 2018 è stato un anno in cui sono state
prodotte molte serie di qualità. Non capita spesso avere un anno
così profilico di serie qualitativamente belle e tra queste non
possiamo non annoverare “Mrs Wilson”, tecnicamente perfetta, dal
cast alla sceneggiatura, dalla regia alla fotografia, una serie
essenziale, minuziosa, silenziosa, ma fortissima dal punto di vista
narrativo e interpretativo, ricca di sfumature, ma anche molto
spoglia nel racconto, nei dialoghi, ridotti allo stremo, rapidi,
basic, ricchi di sguardi, che se non hai un cast adeguato
risulterebbero vuoti e privi di significato, invece qui danno potenza
a questo turbinio di cose che solo apparentemente sembrano slegate
tra di loro, ma in realtà non cozzano, ma anzi creano spessore in un
quadro eccellente che non verrà dimenticato facilmente. Ed ancora
una volta va dato a Cesare quel che è di Cesare e la BBC sta
diventando uno dei migliori network televisivi in fatto di qualità
seriale ed in questo 2018 non ci ha praticamente mai delusi.
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