“The Lizards' Invasion” esordiscono con “INdependence Time” un vero e proprio concept, dove la band vicentina dimostra coraggio, ambizione e soprattutto.talento. 7 brani ambientati in un futuro distopico, un mondo parallelo dove l’armonia è solo apparente e dove è necessario "guardarsi dentro", scavare nella propria coscienza… non a caso ogni brano inizia per IN. Musicalmente siamo di fronte a un disco rock nel senso classico del termine, che non nega i suoi riferimenti e cerca di superarli rendendo il sound il più eterogeneo possibile e con un cantato come Dio comanda. Trattandosi di un esordio a maggior ragione, i complimenti sono doverosi:
“INtro”: con una chitarra languida e dolente protagonista, voce filtrata, distante… poi sezione ritmica e “elettricità" prendono il sopravvento
“INdividuals”: atmosfera avvolgente, ritmica in levare, coi synth forse un pò troppo ingombranti
“INsider”: rock ballad di stampo anni ’70 che procede a strappi, con un buon arrangiamento
“INvasion”: anni ’80 protagonisti, per questa traccia evocativa nella prima parte, che si accende nella seconda con un buon lavoro di chitarre e stop and go ben assestati
“INterlude”: intensa ballad “alla Oasis” per così dire... ben congeniata
“INdestructible””: un interessante mix della storia del rock, una vera e propria suite, a nostro parere, la traccia migliore dell’album
“INcredible”: scura e dall’incedere ipnotica, con un mood retrò e moderno al tempo stesso che non dispiace di certo
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