“200 anni prima della tua nascita, la
Casata di El fu sul punto di sparire ed io ero quasi l'ultimo della
nostra stirpe. Tutto iniziò il giorno in cui mio nonno venne
processato per tradimento. Quel giorno vide l'ascesa di un nuovo
potere terribile a Krypton e la fine di tutto ciò che conoscevamo
fino ad allora”
Avevamo bisogno di un'altra serie
televisiva su Superman, dopo, tra gli altri, “Smallville” ed
infinite saghe cinematografiche? La risposta è no. Anche se qui, in
questa nuova serie della SyFy, “Krypton”, la storia raccontata è
quella che avviene prima del suo arrivo sulla Terra, in quel di
Krypton per l'appunto, suo pianeta originario, quindi ancor prima che
Lui nascesse e diventasse il famoso Clark Kent. La serie è
ovviamente basata sui fumetti DC Comics e sviluppata per la Tv da
David S. Goyer, già ideatore di “Da Vinci's Demons” e
“Flashforward”. Esattamente la serie segue le vicende 200 anni
prima della nascita di Kal-El alias Clark Kent alias Superman, quando
la minaccia più rilevante era la distruzione del pianeta dove la
famiglia della Casata degli El, tra cui Seg-El (Cameron Cuffe), nonno
di quello che poi diverrà il famoso Superman, ha perso a sua volta
anni prima il nonno per mano di coloro che guidano il Pianeta. La
famiglia El sono sempre stati glu unici a rendersi conto che Krypton
fosse in grave pericolo, ma nessuno ha mai creduto alle loro parole.
Adesso Seg-El farà di tutto per riscattare l'onore della sua
famiglia e vendicare la vergognosa azione perpetrata ai danni di suo
nonno e di tutta la Casata degli El. Quindi seguiremo le vicende del
ventitreenne Seg-El, nonno di Kar-El. Con lui in un cast molto pregno
di personaggi, troviamo: Lyta-Zod (Georgina Campbell), comandante
della gilda militare kryptoniana, che ha una relazione clandestina
con il protagonista; Adam Strange (Shaun Sipos), umano del futuro che
avverte Seg-El di quello che succederà tra molti anni.
Adam Strange
è uno dei supereroi Marvel più famosi, che dal 1987 entrerà a far
parte della squadra della Justice League e combatterà al fianco di
Superman; Daron-Vex (Elliot Cowan), magistrato di Kandor, capitale di
Krypton, incaricato di difendere l'oligarchia del pianeta; Jayna-Zod
(Ann Ogbomo), madre di Lyta e capitano della corporazione militare
kryptoniana; Dev-Em (Aaron Pierre), comandante dell'esercito e
fidanzato di Lyta; Kem (Rasmus Hardiker), ingegnere, amico di Seg;
Nyssa-Vex (Wallis Day), magistrato junior e figlia di Daron; Brainiac
(Blake Ritson), uno dei supercattivi più famosi del DC Universe, che
qui è una figura religiosa potente infettata da un androide alieno
che cerca di distruggere il pianeta; ed infine Val-El (Ian
McElhinney), convinto esponente dell'esplorazione spaziale e del
fatto che i kryptoniani non siano gli unici abitati dell'universo. Ad
essi si uniscono almeno un'altra dozzina di personaggi secondari e
ricorrenti che circondano il mondo di “Krypton”. Nella serie
appaiono infatti anche Doomsday e Hawkgirl, altri due personaggi del
fumettoso mondo DC.
La serie però, nonostante gli innumerevoli
volti, non è confusionaria, ma segue una trama molto chiara ma
ugualmente poco originale, qui e là scontata ed ordinaria ed anche
il cast non aiuta a migliorare la situazione: a parte alcuni
elementi, gli anziani del team attoriale, la parte più giovane è
decisamente formata da attori vistosamente poco capaci. Certo, carina
l'idea di farci finalmente conoscere, per chi non ha avuto modo di
leggere la storia nei fumetti, quello che successe nel pianeta di
Superman molti anni prima della sua nascita e quindi come poi si è
arrivati al costringere i genitori di Kar-El a mettere un neonato in
una navicella spaziale per spedirlo in giro per l'universo pochi
istanti prima la quasi distruzione di Krypton, quindi per questo
motivo e per i nerd in particolar modo la serie è certamente
godibile, per il resto della popolazione che si troverà di fronte a
questa nuova serie della SyFy, arrivata da poco su Premium Action,
potrebbe risultare un passatempo carino, più adatto ad un pubblico
dai trent'anni in giù, forse qui e là un po' noioso, ma comunque un
discreto diversivo dalla routine quotidiana.
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