“L'amore è ingannevole... un ragazzo
deve pur tutelarsi. Dovevo essere certo che non fossi pericolosa”
La serie tv "You" arriverà solo tra qualche
mese in Italia grazie alla Netflix, ma è già partita negli States,
ordinata e prodotta dalla Lifetime, che riporta in scena dopo anni di
silenzio Penn Badgley, divenuto famosissimo qualche anno fa grazie al
ruolo di Dan in “Gossip Girl”. La serie non segue i canoni tipici
dei drama, anche se è molto attuale e usa i social per ricoprire un
ruolo fondamentale nella trama, in una società dove poter creare
identità fittizie, per far capire agli altri quanto la tua vita sia
bella, ma in fondo poi non è tutto rose e fiori. Ed è quello che fa
Joe (Penn Badgley) il giorno in cui nella sua libreria entra una
bellissima ragazza bionda, intelligente, apparentemente perfetta. Joe
è un tipo che osserva molto, che capisce a seconda del libro che le
persone acquistano cosa si cela nella personalità di un individuo,
gli basta uno sguardo, la sezione in cui la ragazza fa la sua ricerca
per creare un quadro più o meno dettagliato della situazione.
E'
così che Joe e Beck (Elizabeth Lail) si conoscono. Lei acquista,
dietro consiglio di lui, un libro e poi fa una foto ad esso e la
posta sui social, lasciando al ragazzo tutti i modi possibili per
poterla ritrovare e ricontattare. Joe però non è uno che si fida
troppo, ha una relazione alle spalle finita male e adesso cerca
qualsiasi appiglio per non farsi nuovamente del male. Joe però si
convince che ci sia qualcosa che non vada in quella ragazza, si
convince che voglia a tutti i costi essere vista, seguita. Quando si
reca a casa sua, dopo aver trovato l'indirizzo su Instagram, lei si
fa trovare con un asciugamano striminzito davanti alla finestra che
da sulla strada: come se lo stesse aspettando (?), si chiede il
protagonista e ci chiediamo anche noi. Ed ecco qui che il drama
cambia volto, e quella che sembra una storia d'amore tipica da drama
americani si trasforma a poco a poco in ossessione e la serie prende
le chiare forme del thriller. Gli sguardi cambiano, il telespettatore passa dal sorriso, dall'armonia della nascita di una nuova storia d'amore, al dubbio, alla perplessità. C'è qualcosa che non va, qualcosa di torbindo viaggia negli abissi di una trama che sembrava all'inizio tutt'altro. Da qui cominciamo a vedere un Joe che segue Beck nei social e sa sempre dove lei si trova, la rincorre, passa davanti casa sua, va sul suo posto di lavoro e la osserva dalla finestra dare lezioni di yoga, la trova all'università e poi a cena con le amiche, diventando a tutti gli effetti un vero e proprio stalker. E così la serie cambia completamente aspetto.
La vita di
Beck è simile a quella di molte ragazze americane: studia, lavora,
vive da sola, mette in mostra sui social una vita che non le
appartiene, ha delle amiche che preferiscono andare a divertirsi, che
possono permettersi cose che lei non può, ha un ex fidanzato che le
ha messo le corna, ma in tutto questo marasma di eventi e situazioni
è fondamentalmente una ragazza sola. E Joe è lì pronto per
salvarle la vita – e lo fa anche letteralmente – ma è solo
apparenza o almeno così crede lui e così fa credere a noi. “You”
si insinua nella intricata psicologia umana, coinvolgendo a pieno il
telespettatore, è una serie molto interessante, in un'ambientazione
estremamente attuale e con una dinamica narrativa sorprendente. Penn
Badgley è perfetto nel ruolo, ha il viso “angelico”, ma lo
sguardo che nasconde qualcosa di decisamente diverso e profondo, un
baratro in cui far crescere la metamorfosi di Joe. Creata
dall'instancabile Greg Berlanti, che per una volta si getta in
qualcosa di diverso che non siano i supereroi o il fantasy, “You”
è forse una delle serie più belle viste finora dello showrunner
americano, una serie intrigante con un occhio all'attualità che
purtroppo fin troppo spesso ultimamente riempie le pagine di cronaca.
Promossa pienamente.
“Tutti i libri si accomunano per una
verità essenziale... ossia che se il tuo QI è al di sopra di un
certo numero la vita è praticamente insopportabile”
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