“Questa rapina è la cosa più
eccitante che mi sia successa negli ultimi anni. E' triste? Perché
suona proprio come una cosa triste...”
John Nolan (Nathan Fillion), operaio
edile che non ama il proprio lavoro, svogliato, triste, è un uomo di
quarant'anni che non sa ancora cosa vuole dalla vita, ma la moglie
sembra saperlo benissimo e decide di chiedere il divorzio. La
giornata sembra peggiorare quando l'uomo si trova nel bel mezzo di
una rapina in banca, ma invece di stare buono per terra come chiede
il rapinatore, comincia a parlare per distrarlo e da il tempo alla
polizia di entrare e sventare la rapina. In quel momento capirà che
ciò che vuole fare nella vita è diventare agente del dipartimento
di polizia di Los Angelese. Questo è “The Rookie” con il suo
bell'incipit banale e mediocre, che parte come i più classici police
procedural d'oltre oceano tipici da CBS, se non fosse che stavolta ad
ordinare e produrre il tutto è la ABC. La serie ha come punto focale
il mettere al centro dell'attenzione un uomo maturo che si ritrova
matricola in un mondo fatto prevalentemente di giovani reclute, ma
John sembra intenzionato a farsi strada con forza ed intelligenza. Il
cast è buono, la storia traballante, un po' scialba e poco
accattivante, carte alla mano anche gli ascolti dei primi due episodi
andati in onda negli States non fanno ben sperare e la cosa non ci
stupisce. La serie è fin troppo prevedibile, poco originale, priva
di forza narrativa, è un purpurì di cose già viste.
Nel cast
troviamo oltre a Fillion - che prova per l'ennesima volta a
scrollarsi di dosso la pesante presenza nella sua carriera di
“Castle” - Afton Williamson nel ruolo di Talia Bishop, ufficiale
di addestramento recentemente promosso che vuole diventare detective
e poi capo della polizia; Eric Winter è Tim Bradford, ufficiale di
addestramento molto prepotente che punisce e denigra i nuovi
arrivati, mentre la sua vita va a rotoli: sta per divorziare da una
donna tossicodipendente; poi troviamo l'agente di polizia Lucy Chen
(Melissa O'Neil), poliziotto alle prime armi che ha come supervisore
proprio Bradford e per questo deve lottare ogni giorno contro la
tirannia del suo capo, mentre instaura una relazione segreta con
John; Alyssa Diaz interpreta Angela Lopez, addetta alla formazione
che vive un periodo non facile; Richard T. Jones nel ruolo di Wade
Grey, comandante contrario all'arrivo di Nolan in caserma perché
crede che la sua presenza sia dovuta più ad una crisi di mezza età
che ad una vera e propria vocazione; oltre a Nolan e Chen, la terza
recluta è Jackson West (Titus Makin), il cui cognome gli ha sempre
segnato e spianato la strada visto che il padre è comandante della
divisione degli affari interni della polizia di Los Angeles; ed
infine c'è Mercedes Mason nei panni di Zoe Andersen, comandante
diretto delle nuove reclute. Come prevedibile il cast è corale e
discreto, alcuni elementi spiccano più di altri, ma in linea
generale è l'unico punto fermo di “The Rookie”, una serie che
lascia il tempo che trova, fin troppo convenzionale, ma già dagli
upfront di maggio, soltanto leggendo le trame delle novità
presentate nei palinsesti dei network generalisti americani, avevamo
intuito che fosse una serie poco stimolante, estremamente scontata,
che priva il telespettatore di qualsiasi tipo di voglia di
continuarne la visione, con i suoi personaggi stereotipati, la trama
fiacca di base, le solite relazioni tra colleghi viste e riviste
centinaia di volte in tutte le salse. Nel frattempo Rai 2 ha già
annunciato l'acquisto della serie che metterà in onda verosimilmente
nell'estate 2019, quando, con ogni probabilità, “The Rookie”
sarà già stato cancellato dai palinsesti della ABC.
“Non avevo mai
visto una recluta col colesterolo!”
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