In uscita venerdì 14 settembre su tutte
le maggiori piattaforme digitali il brano “Tutti zitti” della cantautrice
fiorentina Giulia Ventisette, apripista dell’album “Stanze” di prossima
pubblicazione per l’etichetta discografica “La Stanza Nascosta Records” (promosso da “Verbatim Ufficio Stampa" di Claudia
Erba).
“Stanze” è il secondo album in studio
della cantautrice, dopo “L’inverno del cuore”(2015).
“Tutti zitti”, trasmesso in
anteprima da “Radio L’Olgiata Media Group”, dal prossimo 14 settembre sarà in rotazione su oltre ottanta emittenti radiofoniche
dislocate sull’intero territorio nazionale.
Il brano, sulla frustrazione silenziosa di un
precariato condannato ad una condizione di castrante ricattabilità, si è
inoltre già aggiudicato il “Premio della Critica” durante il concorso per voci
emergenti “Limatola Festival” ed il “Premio Under 35” di “Voci per la libertà-Una
canzone per Amnesty”.
“Tutti zitti” è accompagnato dal videoclip
ufficiale, girato presso la “Scuola di Musica Blue Note” (Campi Bisenzio, FI).
La regia del videoclip, visibile sul canale YouTube della
cantautrice e su quello dell’etichetta, è del filmaker
e direttore della fotografia Daniele Pelacani, formatosi nel campo
della comunicazione audiovisiva e multimediale.
Qui il video:
”L’ispirazione per scrivere Tutti zitti- racconta Giulia
Ventisette-nasce sia dalla mia personale esperienza, sia da uno sguardo più
ampio alla situazione italiana (e non solo) attuale. Ho studiato all’Università di Ingegneria di Firenze, mi sono laureata con ottimi voti e senza andare
fuori corso, dopo pochi mesi dalla laurea ho trovato un lavoro stabile con
contratto a tempo indeterminato, sono fortunata. Me lo ripeto ogni giorno. Sono fortunata per tanti motivi. È
una fortuna che però ha un prezzo, ecco il perché di
questa canzone.”
“Son rimasta sola a fare la rivoluzione/ chiusa dentro questa
stupida prigione” canta Giulia Ventisette in “Tutti zitti”.
“Quello che vedo intorno a me è rassegnazione e paura - prosegue
la cantautrice - questo non è più il tempo delle rivoluzioni, in cui si è
disposti a non mangiare pur di restare uniti per ottenere i propri diritti,
questo è il tempo dei social, il tempo in cui si scrive un post su Facebook e
si pensa che tutto così sia risolto. È il tempo in cui si pensa solo a noi stessi: chi ha il lavoro
pensa solo a tenerselo e a rimanere in silenzio, per non attirare l’attenzione
di chi avrebbe il potere di toglierglielo, chi non ce l’ha invece cerca
disperatamente mille stratagemmi per riuscire ad arrivare a fine giornata, ignorato dal mondo circostante (nella migliore delle ipotesi). Premesso questo, non voglio assolutamente
puntare il dito contro gli altri e tirarmene fuori: faccio parte di questa
società e purtroppo anche io sono vittima di questi meccanismi. Le mie canzoni sono anche uno sprone e un monito a me stessa,
per diventare una persona migliore”.
In “Tutti zitti”, autentico antidoto in
musica al male generalizzato della rassegnazione, sembrano convivere empatia e
valenza sociale; la scrittura ed il timbro vocale della Ventisette ci regalano
una topical song di immediato impatto emotivo, percorsa da una inedita
verve malinconica.
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