“Vedi, la questione è molto più
articolata e complessa di quanto tu possa lontanamente immaginare...
vedi, nel caso non ti fosse chiaro, io oggi sono il centro del mondo:
sono Cenerentola, sono Cleopatra, la principessa Zaffiro... e niente
e nessuno potrà impedirmi di realizzare i miei sogni, amore. Mi
hanno truccata, vestita e pettinata per 10 ore di fila, non dormo da
74! Non mangio pane da due mesi, non bevo vino da 3, mi sono iscritta
in palestra, Dario, in palestra, un giorno si e uno no e sai perché?
Perché sapevo che sarebbe arrivato questo giorno indimenticabile, in
cui io, la sposa, avrei fatto le foto davanti a sta cazzo di
cascata!”
“Come Quando Fuori Piove” è
l'attesa comedy di Virginia Raffaele, dove la poliedrica artista
italiana si divide in 4 come le quattro parti del titolo in onda su "Nove", come i semi
delle carte: l'ansiosa Saveria Foschi Volante, col sogno di diventare
un'attrice famosa, ma pervasa da talmente tante fobie da non riuscire
ad affrontare il provino con Almodovar che potrebbe cambiarle la
vita, non riuscendo nemmeno addirittura ad uscire dal parcheggio: “le
macchine sono troppo vicine... nessuno si ferma, nessuno mi aiuta”
dice al suo compagno di sventura, Aldredo,
di cui ascoltiamo solo la voce al cellulare - voce di Lorenzo
Gioielli - amico di Saveria che è a New York, anche se la donna gli
chiede continuamente di andare a soccorrerla per qualsiasi tipo di
futile problema; poi c'è la neo sposa Susanna, che
vuole finalmente che per un giorno nella sua vita tutto ruoti intorno
a lei, con accanto a se, alla guida, Dario,
interpretato da Andrea Sartoretti, alla ricerca di un fotografo e di
una cascata persi di vista, mentre un burrone li coglie di sorpresa;
la cantante GiacomaMaura, ventenne senza alcun talento, ma con la
voglia innata di arrivare a conquistare il cuore della sua amata
Maria De Filippi e vincere “Amici” al motto di: “C'è
chiusezza.
Ho un obiettivo e lo voglio obiettare!”. Ad
accompagnarla nel viaggio, lo zio, interpretato da Nicola Rignanese,
che ad un certo
punto prova ad abbandonarla sul ciglio della strada, esausto;
ed infine c'è lei, il personaggio sicuramente migliore, dove la
Raffaele mette un po' di Carla Fracci ed un po' di Ornella Vanoni,
l'anziana tirchia e un po' razzista, che ha fondamentalmente soltanto
bisogno di provare ancora del sano divertimento, dalla personalità
multipla, la Professoressa Gregoria Barberio Bonanni, seduta sulla
sua limousine ad insultare il povero giovanotto, il malcapitato
autista Ettore, che ha il volto di Filippo
Tirabassi - figlio d'arte, il padre è Giorgio Tirabassi - che
la deve trasportare in Svizzera senza poter prendere l'autostrada
perché la donna non vuole pagare il casello. In un viaggio ricco di
eventi – mitica la scena della vecchia che fa la pipì in bella
vista in mezzo alla natura – e pieno di disavventure.
La Raffaele
ha raccontato, poco prima dell'inizio dello show, che il personaggio
in cui si rivede di più è Susanna “Per la quale ho adottato una
recitazione quasi normale”, ha annunciato. “Come Quando Fuori
Piove” è partito la settimana scorsa con il primo dei sei episodi
previsti per altrettanti mercoledì sera su Nove e, probabilmente non
raggiungerà chissà quale fetta di pubblico, ma il talento di
Virginia si materializza in tutto il suo splendore dopo avercelo
dimostrato già ampiamente in svariate occasioni e soprattutto nel
suo show Rai dello scorso anno: “Facciamo che io ero”. Le
protagoniste si muovono tutte in 4 rispettive auto diverse con 4
altrettanti accompagnatori: “La
macchina è un luogo sia fermo che dinamico, e ha una doppia valenza
per più motivi: è chiuso ma ti conduce a una destinazione, al suo
interno ci si sente protetti. Puoi cantare, parlare, truccarti e poi
teoricamente anche guidare, ma è anche un luogo molto pericoloso
quando è vissuto da più anime: è il peggiore dove litigare, perché
non ha vie di uscita. Se ti trovi in una situazione di tensione può
diventare persino claustrofobico”,
ha detto l'attrice in una intervista.
Virginia Raffaele è anche
ideatrice dello show, insieme a Giovanni Todescan, Daniele Prato,
Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, diretta da Fabio Mollo (“Tutto
può succedere”), la comedy è qualcosa di innovativo in Italia, ma
non adatta ad un pubblico ampio perché ha una narrazione abbastanza
lenta, anche se non mancano i colpi di scena, ma sicuramente
indirizzata a chi ama l'attrice, che ride anche solo guardando le
facce che fa, perché è nelle sfumature, nella gestualità, che si
esprime tutto il talento di Virginia Raffaele. Dal nostro punto di
vista è promosso a pieni voti anche solo per aver provato una volta
ogni tanto tra le solite serie televisive italiote a fare qualcosa di
diverso. La Raffaele è ovviamente promossa a pieni voti, perché ha
creato manovrando se stessa, una serie che è un volto ironico e
geniale, ma anche profondo e delicato, sulla femminilità.
“Ti stavo dicendo che parli un ottimo
italiano, ma visto che sei italiano, parli un italiano di merda!”
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