Con l’incantevole esibizione all’alba di Ornella Cerniglia & Giovanni Di Giandomenico al pianoforte, domenica 5 agosto si è conclusa la nuova edizione di Rockarossa, storico festival siciliano che è tornato a distanza di ben 21 anni, nella stessa location, Piazza Biscione a Petrosino (TP), a inondare di rock l’anima dei presenti. Rock nel senso più ampio e variegato del termine, al di là del genere in se. Perché Roy Paci e i suoi Aretuska che hanno aperto le danze il 2 agosto non fanno di certo rock, ma cazzo se sono rock, impossibile restare fermi di fronte all’irresistibile groove dei nostri che non lesinano energie, e la piazza è un onda gigante di gente in un mare agitato e bellissimo, insomma Toda joia Toda bellezza, è proprio il caso di dirlo.
La giornata seguente, il festival, fedele alle sue origini di “Raduno Rock Siciliano” vede protagoniste diverse band del territorio, presentate dagli ottimi Davide Colella (Radio Articolo1) e Raffaella Daino (Sky Tg24). Sul palco uno dietro l’altro “come un treno” si succedono NOISE REJECTION, che tengono fede al loro nome con brani brevi e intensi, gli AGE OF COLD, potenti ma senza dimenticare la melodia, con la straordinaria voce di Antony Mannone, gli ARTEMIXIA COR, che hanno dato un assaggio del nuovo album, con il singolo “Per caso” che ricorda i migliori Diaframma,
IL CASTELLO DELLE UOVA che torna sulle scene dopo anni di “asparizione” con una performance di grande impatto scenico specie ne “Il flusso del capitale”, e ancora gli arrembanti e granitici TO OPEN A MIND, gli sperimentali MEZZ GACANO, gli anni ’90 degli storici KALI YUGA debitamente aggiornati, i CARNERA di Fabio Parrinello e del direttore artistico Gianfranco Marino che eseguono per la prima volta live il loro primo disco in attesa dell'uscita ufficiale.
A chiudere la serata, la classe degli JUJU di Giole Valenti.
Il 4 agosto il festival si apre con l’esibizione della Mini Rock Band, età media 12 anni, che tra lo stupore generale esegue grandi classici del rock, subito dopo arriva La Banda di Palermo, con il suo folk popolare a far ballare la piazza.
E’ il turno degli O.R.k di Carmelo Pipitone, che fa ritorno “in patria” sul palco dove ha mosso i suoi primi passi, è di certo il momento più atteso e emozionante. La band si presenta senza Pat Mastelotto ma con Eleuteria Arena al violoncello. Il risultato è suggestivo, per un sound carico di sfumature e intensità, ammaliante.
Con O’Zulu’invece si assiste a un set di un’ora e venti che lascia senza fiato, in uno scambio di energie tra il leader dei 99 Posse e il pubblico, tra vecchi e nuovi successi. Con gli YOUR NOISY NEIGHBORS facciamo nostro un commento di uno spettatore che dice a un altro tra la folla: “mi sento a un rave”, aggiungiamo da par nostro che la band ha fatta propria la lezione dei Prodigy filtrandola naturalmente col proprio stile.
Una tre giorni di grande musica che riaccende le luci su una rassegna che per cinque edizioni, dal ’93 al 97 è stata fondamentale per la crescita di tanti musicisti siciliani. Ben tornata Rockarossa.
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Tutte le foto sono di Massimo Torcivia, trovate la Gallery completa su: http://www.artewiva.it
#comeuntreno
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