Parlare di “CHIARA GIACOBBE CHAMBER FOLK BAND” e di questo “LIONHEART” come un mero album d’esordio sarebbe riduttivo, almeno che gli “Yo Yo Mundi” non vi dicano niente… ma crediamo sinceramente di no, senza parlare degli altri artisti con cui la Giacobbe ha collaborato nel corso degli anni. Premesso questo, ““LIONHEART” appare decisamente come un disco “maturo” nel senso più nobile del termine, ovvero denso e da gustare, di matrice folk rock, che narra di “una donna” (di tante donne) dei suoi diversi stati d’animo, che vanno a ricomporsi in un puzzle a forma di “cuore” e senza paura. "Canzoni bellissime" e che vi consigliamo vivamente di ascoltare:
LET YOU BREATHE per dinamiche e melodie ricorda i Rem, poi il violino di Chiara si prende la scena “anche nelle pause”
NO MORE BLUE veloce/lento come da manuale con la chitarra di Paolo Ercoli a impreziosire il tutto
LIONHEART godibile filastrocca funky che rallenta opportunamente nel ritornello
PET LION suggestiva e leggera al tempo stesso, dall’aria nostalgica e sbarazzina
HIGH FIDELITY incedere arrembante con violino e chitarra che sembrano scontrarsi, un tripudio di “musica” con la M maiuscola
I CAN’T GET OVER YOU col basso in evidenza di Rino Garzia e un ritornello da cantare a squarciagola
MY MEXICO i cambi di tono e registro… ma sarebbe meglio dire i mondi che “il violino” esplora sembrano non avere limiti. Arrangiamento eccellente.
BLESSED BE delicata ballad, che ben presto si fa complice, con Enrico Cipollini alla chitarra acustica e alla voce.
SONG FOR M. scarna e minimale, blueseggiante, “viva”… degno di nota ancora una volta l’arrangiamento. Il brano vede la presenza di Paolo Bonfanti alla chitarra.
PARTICLE PHYSICS trascinante folk rock, con i violini sugli scudi nel ritornello
NO PLACE TO HIDE: intensa “dal cuore pulsante” con voce e violino all’unisono “dolenti”
ALICE il mood non può che essere “magico”, con la ritmica zampettante che si fa subito accattivante.
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