“Per me la famiglia è tutto, è
tutto! Il primo abito l'ho fatto per mia sorella... forse ogni mio
abito è per lei”
15 luglio 1997, Miami Beach, Florida.
“American Crime Story: L'Assassinio di Gianni Versace” parte
proprio da quella data che nel mondo della Moda, e non solo, è
difficile da dimenticare. La notizia si diffuse in pochissimo tempo
in tutto il mondo e da allora le congetture su quella morte si sono
susseguite: perché quel ragazzo ha premuto più volte il grilletto?
Quali segreti celava uno degli uomini della moda più potenti al
mondo? E cosa c'era dietro lo sfarzo di una delle famiglie più viste
di sempre? Tante domande, che forse in maniera anche romanzata, ma a
detta del creatore veritiera, ci vengono raccontati in questi nove
intensi episodi. Ovviamente l'ideatore della serie è sempre lui,
l'ormai onnipresente Ryan Murphy che punta a fare nuovamente incetta
di premi, così come avvenne lo scorso anno con la prima stagione
della serie che vedeva protagonista l'altrettanto interessante caso
O.J. Simpson.
La serie, tra l'altro, arriva in scena dopo le critiche
di Donatella Versace che hanno imperversato per settimane prima della
messa in onda dello show su tutti i rotocalchi del mondo, nel quale
la donna ha messo in dubbio la veridicità di molte cose raccontate
sulla sua famiglia all'interno della serie, smentendone
categoricamente parecchi aspetti, sbugiardando Ryan Murphy e
invitando il pubblico a non seguirla, “American Crime Story:
L'Assassinio di Gianni Versace” è ovviamente comunque andata in
onda, nonostante le minacce di querela, che hanno anzi forse
portato ancora più pubblicità ai primi due episodi andati in onda
finora. La serie viene trasmessa in contemporanea su Fox Crime ed è
assolutamente perfetta nella costruzione della trama: con un racconto
piuttosto lento, ma efficace, intrigante, piena di pathos, reso
ancora più forte dal fatto che si sta verosimilmente seguendo
qualcosa che è accaduto veramente.
Il cast è altrettanto imponente,
come la storia che racconta, e azzeccato: a prestare il volto a
Gianni Versace è Edgar Ramirez, mentre l'interprete del suo
assassino, Andrew Cunanan, è Darren Criss – che aveva già
precedentemente lavorato con Murphy in “Glee” e “American
Horror Story” - che era già da circa un mese uno dei fuggitivi più
pericolosi per l'FBI, era orgoglioso del suo gesto, perché il suo
scopo era diventare famoso, invidiato, ma poi deciderà di togliersi
la vita pochi giorni dopo il brutale assassinio dello stilista.
Donatella Versace, che invece ha fin da subito cercato di nascondere
tutti i dettagli più indiscreti sui segreti e sull'omicidio del
fratello, ha invece il volto della splendida Penelope Cruz, un po'
imbruttita per l'occasione, mentre Ricky Martin, l'anello debole del
cast, interpreta il fidanzato storico di Gianni: Antonio D'Amico. Al momento della morte dello stilista i due stavano assieme da quasi 15 anni, ma il loro rapporto non era dei più chiari, voci certe dicono che era lo stesso uomo ad organizzare festini per lo stilista nella loro stessa casa di Miami. Donatella però era da sempre convinta che i festini erano organizzati non per il fratello, ma per quel cognato che a suo dire amava le perversioni. Tra i due infatti non correva buon sangue.
Molti sono i personaggi secondari, dal fratello Santo,
interpretato da Giovanni Cirfiera, ai vari agenti e detective che si
sono occupati del caso. Quello che successe prima e dopo quella
fatidica mattina di luglio di oltre 20 anni fa ci viene qui
raccontato. La serie infatti contiene dei flash-back che
ci fanno rivivere da vicino la storia del carnefice a partire
dall'ottobre del 1990, quando ancora uno studente della Berkeley, per
raggiungere i suoi obiettivi avrebbe fatto qualsiasi cosa e la sua
missione era soprattutto quella di entrare nella cerchia del maestro
della moda: Gianni Versace, che ben presto diventa per lui una vera e
propria ossessione. I racconti delle origini italiane, la malattia
dello stilista, la conoscenza con il suo stesso assassino, gli strani
rapporti con quella stessa sorella che tanto diceva di amare: la
storia di Versace è assolutamente perfetta per un film o, per
l'appunto, per una serie televisiva, e dobbiamo ringraziare Ryan
Murphy che ci ha dato la possibilità di conoscerne i dettagli più
torbidi, sempre che non si stia guardando dal punto di vista di Donatella Versace,
allora in quel caso il punto di vista della serie potrebbe essere distorto.
In ogni caso
“American Crime Story: L'Assassinio di Gianni Versace” è
assolutamente una serie da non perdere, nonostante bisogna fare un
appunto critico sul titolo, perché l'assassinio e quindi l'aspetto
“thriller” passa decisamente in secondo piano rispetto ad una
trama visibilmente orientata più al rosa che al giallo. Malgrado ciò
prevediamo che “American Crime Story: L'Assassinio di Gianni
Versace” riceverà molte nomination ai prossimi Emmy Awards. Nel
frattempo la serie è già stata rinnovata per due stagioni, la
prossima, che arriverà sulla FX nel 2019, racconterà le devastanti
conseguenze dell'Uragano Katrina nel 2005 sulla popolazione del New
Orleans.
“Quell'uomo ha perfino inventato un
tessuto. Quando gli dissero che quello che voleva era impossibile, lo
creò lui stesso”
Personaggi e doppiatori:
Gianni Versace (Gabriele Sabatini)
Andrew Cunanan (Federico Viola)
Antonio D'Amico (Andrea Lavagnino)
Donatella Versace (Chiara Colizzi)
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