Donal Glover, creatore e protagonista
di “Atlanta”, ha voluto decisamente puntare tutto sulla critica,
creando una comedy, anche se poi così comedy non è, di nicchia, ben
costruita, entrando anche un po' nella sua vita e nel groove del
mondo hip hop per le strade di una Atlanta senza freni inibitori,
nella quale se non hai una pistola in tasca e hai paura ad usarla non
sei assolutamente nessuno. In questo contesto si intersecano i primi
10 episodi di una serie che ha per protagonista il rap e Earn (Donal
Glover), appena uscito da Princeton che ha deciso, viste le scarse
opportunità lavorative, di reinventarsi manager, tentando di far
decollare la carriera di suo cugino Alfred (Brian Tyree Henry),
meglio conosciuto come “Paper Boi”, giovane rapper in ascesa.
Ad
aiutarlo nell'impresa c'è Darius (Keith Stanfield), spalla destra di
Alfred e Van (Zazie Beetz), partner di Earn. Quest'ultimo però non
deve far fronte soltanto ai fattori economici e sociali, ma anche
alla presenza di una figlia, con tutte le conseguenze di assenze e di
problematiche varie che questo comporta. “Atlanta” è un
chiarissimo spaccato di mondo per noi estremamente
lontano, ma visibilmente tangibile e forte, nel quale si riflette in
modo attuale e tagliente tutto il male di quell'ambiente ed anche per
questo c'è ben poco da ridere. La serie infatti è si annoverata tra
le comedy, tanto da aver trionfato agli ultimi Golden Globe come
migliore serie comedy, ma in realtà non è una serie che si segue
per farsi delle grasse risate, tutt'altro. Salta all'occhio subito
l'estrema incapacità del protagonista di riuscire seriamente in
qualcosa, portando in scena un personaggio molto “umano” da
questo punto di vista.
Cast, regia, colonna sonora, sceneggiatura,
dialoghi, tutto di “Atlanta” è estremamente ben solido e tenace,
tanto che la FX credendo completamente in ciò che aveva tra le mani,
due settimane prima del debutto, ha rinnovato la serie per una
seconda stagione che andrà verosimilmente in onda nel 2018, mentre
in Italia la prima va in onda da qualche settimana sul canale Fox
della piattaforma Sky. Se dobbiamo però valutare la dramedy in
diretta relazione alle altre con le quali andava in sfida ai Golden
Globe, fra tutte: “Transparent” e “Veep”, “Atlanta”, per
quanto possa essere qualitativamente notevole, non ha la stessa forza
narrativa delle avversarie, che a nostro avviso avrebbero meritato
maggiormente l'ambito premio.
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