Si è dimesso poche ore fa il direttore artistico del Tenco Enrico de Angelis. Il giornalista, punta di diamante del Club Tenco, ha rilasciato le dimissioni con questa lunga motivazione: "Grazie a tutti, ragazzi. A chi chiede perché, dico che le motivazioni che ho esposto al Direttivo del Club Tenco sono contenute in un documento di 21.451 battute... Ve lo risparmio. Ma poiché alle centinaia di soci del Club qualche riga l’ho inviata e posso dunque considerarlo un messaggio più pubblico, lo trascrivo qui per gli esterni al Club che stanno frequentando questo così gentile scambio partito da Elisabetta, che ringrazio particolarmente. Eccolo: “Cari amici, voglio rendervi parte, doverosamente, di una mia scelta personale. Ho deciso di lasciare la direzione artistica del Club Tenco. Ho dato le dimissioni dall’incarico, che ho ricoperto giusto per vent’anni, dopo essere stato a fianco di Amilcare Rambaldi fin dal giorno dell’inaugurazione del Club, nel 1972. Non c’è bisogno vi dica quanto abbia meditato, maturato e sofferto questa decisione, ma ora che l’ho presa mi sento sereno e libero. E resto comunque, almeno per un po’, nel Consiglio Direttivo del Club. Ai colleghi del Direttivo ho esposto a lungo e dettagliatamente le motivazioni della mia scelta, senza avere in replica spiegazioni per me sufficientemente soddisfacenti.
A voi tutti posso limitarmi a dire che, probabilmente anche per età e per nostalgia, mi sento troppo legato alle radici, alla storia, allo spirito originario del Club, che è quello di un nobile dilettantismo, trasparente e disinteressato, libero da condizionamenti; e ad una tradizione di pur seria professionalità che però di fatto non è mai stata professionismo per nessuno degli operatori “storici” del Club; ora invece ha vinto in me la preoccupazione che, in maniera più o meno chiara, invadenze istituzionali e coinvolgimenti in attività lavorative sistematiche che potrebbero presentare interessi in conflitto con il Tenco appartengano oggi agli orientamenti almeno di una parte del Club. Ciò rischia a parer mio di minarne l‘autonomia e l’indipendenza, anche solo nella percezione dell’immagine all’esterno. Su questa e altre questioni da molto tempo il dialogo con la maggioranza dei componenti dirigenziali del Club Tenco è diventato per me insostenibile; per contenuti sì, ma più ancora per modalità, logiche, toni, divergenze etiche e culturali. Mi ritrovo perciò in una posizione probabilmente anacronistica e preferisco appartarmi, rinunciando a un incarico pur così prestigioso e di per sé gratificante, dopo aver chiuso un lungo ciclo, mi pare in bellezza, con la serata finale della quarantesima Rassegna, dedicata, guarda caso, a Luigi Tenco. Ringrazio tutti gli amici che, in funzione del mio ruolo, mi hanno sempre manifestato sostegno, collaborazione, affetto. Ciao. Enrico”.
De Angelis parla di "minare l'autonomia e l'indipendenza". Evidentemente qualche assetto all'interno del Club Tenco sta cambiando. E' questo è un segnale forte.
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