“I CORMORANI” arriva la colonna sonora di Spaccamonti e Moro del film di Bobbio che uscirà il primo dicembre
Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app
Paolo Spaccamonti e Ramon Moro “I CORMORANI”
Colonna sonora del film diretto da Fabio Bobbio 1 dicembre 2016 § Dunque-Superbudda / Audioglobe LP (clear vinyl 180 gr. + download code)/Digital
Matteo e Samuele dividono le loro giornate fra fiume, bosco e centro commerciale. E’ l’età del cambiamento, quando il gioco non si accontenta più e cede spazio alla noia e l’ansia della scoperta racchiude nuove esperienze di vita. La fluidità di un’estate abbraccia i protagonisti e il territorio, accompagnandone il cambiamento inesorabile. Il lungometraggio I Cormorani, esordio alla regia di Fabio Bobbio, è stato presentato al Festival di Nyon, vincendo il Premio della Critica e uscirà nelle sale il prossimo 1 dicembre.
Paolo Spaccamonti (autore dell’acclamato “Rumors” del 2015) e Ramon Moro (trombettista dei 3Quietmen) hanno composto la colonna sonora del film. Dieci tracce di sostanza aerea e terrena allo stesso tempo: la capacità di far esplodere le sensazioni più intime della chitarra di Spaccamonti, la tromba quasi sempre effettata di Moro che plana sul percorso delle immagini. Ne viene fuori una sonorizzazione sorprendente. Forse i due, insieme, avrebbero fatto qualcosa di completamente diverso, senza la possibilità di abbandonarsi allo scorrere della trama. “So Far” declina al presente la solitudine desertica del Ry Cooder di Paris Texas. Le trame liquide di “Matteo” evocano gli echi malinconici della Chinatown di Polanski. La title track è un’elegia terminale, commovente e definitiva. Riferimenti anche insospettabili, che il duo si sorprende a scoprire, seguendo con dedizione il rito di passaggio raccontato dal film. La colonna sonora è stata registrata, mixata e prodotta da Gup Alcaro al Superbudda di Torino. Il disco sarà pubblicato (in solo vinile) a dicembre 2016 da Dunque e Superbudda e distribuito da Audioglobe.
Chitarrista e compositore di ricerca, PAOLO SPACCAMONTI non ha mai perso occasione per affiancare alla propria attività solista collaborazioni di prestigio, dai reading con il giornalista Maurizio Blatto alle sonorizzazioni di film muti commissionate dal Museo del Cinema come Rotaie e Drifters(quest'ultimo in duo con Ben Chasny/Six Organs Of Admittance), documentari quali Vite da recupero eUna storia di trasporto e il film Neve Rosso Sangue, presentato al Torino Film Festival del 2015. Numerosi sono poi i risultati su disco: l’LP “Spaccamombu”, fusione in studio con i romani Mombu, lo split su vinile con Stefano Pilia e nel 2014 la musicassetta “Burnout” con Daniele Brusaschetto. E poi collaborazioni con Damo Suzuki (CAN), Fabrizio Modonese Palumbo (Larsen), Chicco Bertacchini (Starfuckers), Bruno Dorella (Ronin, Ovo), Offlaga Disco Pax, Gup Alcaro e i video-artisti Masbedo e Donato Sansone. I suoi album da solista al momento sono tre: al primo “Undici Pezzi Facili” (2009) e a “Buone Notizie” (2001), nella primavera del 2015 si è aggiunto “Rumors”, disco accolto ottimamente da pubbblico e critica e incluso in molte classifiche dei migliori album dell’anno. L'inizio del 2016 lo vede tornare sul palco con quelli che ormai sono due abituali collaboratori come il già citato Stefano Pilia e la violoncellista canadese Julia Kent, per la sonorizzazione dal vivo di C'era una volta di Carl Theodor Dreyer, sempre su commissione del Museo del Cinema di Torino.
RAMON MORO è trombettista singolare, con un’impronta stilistica di “confine”, individuabile in ogni occasione per il suono visionario e immaginifico. Negli ultimi quindici anni ha lavorato in ambiti jazzistici, sperimentazioni elettroniche, pura improvvisazione, supporto per band rock, preziosi interventi su album di musica leggera e cantautorale per artisti come Stefano Battaglia, Lawrence D. Butch Morris, Arigret, Fiorenzo Sordini, Irene Robbins, Andrea Valle, Lorenzo Senni, Fluxus, Stearica, Larsen, Mau Mau, Northpole, Fabio Barovero, Luca Morino, Cesare Malfatti, Igor Sciavolino, Paolo Spaccamonti, Minus&Plus, Davide Tosches, American Splendor. Per la sua predisposizione all’improvvisazione, alla cura del suono e per la sua sensibilità a interagire con altre forme espressive, viene richiesto sempre più spesso a collaborare con artisti visivi e autori teatrali. É sua la doppia performance sull’installazione di Richi Ferrero Bwindi Light Masks. Tra le sue importanti creature la band 3quietmen, power trio al confine tra jazz, rock e metal attivo dal ‘99, che annovera nel suo percorso esibizioni al Festival Jazz di Magdeburgo, al RomaJazzFestival2009, e tournèe in Cina nel 2008.
Conosco Ramon Moro e Paolo Spaccamonti da diversi anni: ciò che sempre mi ha affascinato del loro lavoro è l’abilità nel saper descrivere spazi e atmosfere con la loro musica, la loro capacità di rapire l’ascoltatore e trasportarlo in ambienti e situazioni lontane. È stato quindi naturale, nella fase di sviluppo de I Cormorani, pensare a questi due musicisti torinesi per la realizzazione della colonna sonora: la loro musica é stato un accompagnamento costante nel processo di scrittura e successivamente i loro suoni hanno caratterizzato in modo determinante il montaggio sonoro di alcune delle scene del film.
In generale uno degli elementi con cui volevo confrontarmi ne I Cormorani era il racconto di formazione classico, soprattutto quello americano, lavorando però per sottrazione, tenendo sempre presente il lavoro documentaristico sui luoghi in cui è ambientato il film, ovvero una provincia dell’Italia del nord. Con Ramon e Paolo abbiamo lavorato in questa direzione, partendo da sonorità universali per arrivare ad un suono più scarno ma allo stesso tempo elaborato, che ripercorresse il metodo utilizzato per la ricerca degli elementi caratteristici del film. In questo processo è risultato fondamentale il lavoro svolto nello studio di registrazione torinese Superbudda da Gup Alcaro, che ha svolto un meticoloso lavoro di ricerca sui suoni.
La colonna sonora di Moro e Spaccamonti, segue due strade parallele che formano nel complesso un suono omogeneo e ben definito. In alcuni momenti del film la musica mette in risalto i passaggi di crescita dei due protagonisti, marcando sottilmente lo sguardo melanconico di un adulto verso i due ragazzi (come in Matteo, Passage, Sam, o la stessa tilte track I Cormorani), mentre in altre scene assume il ruolo di contrappunto agli elementi della narrazione del reale, al quotidiano di Samuele e Matteo: in particolare nelle scene degli inseguimenti con il gruppo di ragazzi (Guerra di Bande, Malesia e So Far, ma anche ne Il Ritorno) la musica non accompagna esclusivamente l’azione drammatica della scena, ma punta ad ampliare l’immaginario pre- adolescenziale dei protagonisti agli occhi dello spettatore.
I CORMORANI
01. So Far 02. Il ritorno 03. Guerra di bande 04. Matteo 05. Passage 06. Malesia 07. Sotterranei 08. Sam 09. I Cormorani 10. End
Musica: Paolo Spaccamonti e Ramon Moro Paolo Spaccamonti: chitarra elettrica, mandocaster, fx Ramon Moro: tromba, flicorno, fx Gup Alcaro: live electronics Registrato, mixato e prodotto da Gup Alcaro al Superbudda, Torino Masterizzato da Giuseppe Ielasi Foto: Massimo Righetti Artwork: Bellissimo and the Beast
I CORMORANI Diretto da Fabio Bobbio Prodotto da Strani Film Nei cinema dal 1 dicembre 2016
L'estate in un piccolo paese ai piedi delle montagne. Due ragazzini vagano tra strade deserte, campagne assolate e capannoni industriali dismessi, apparentemente senza meta, mossi dalla volontà di sfuggire la noia attraverso la scoperta e la fantasia, la ricerca dell'avventura. Un'estate senza inizio e senza fine, in cui il loro viaggio, affrontato nell'affascinante periodo di passaggio dall'infanzia all'adolescenza, vuole essere il ritratto di un'età e di un territorio. I luoghi dell'infanzia del regista ripercorsie reinterpretati: quella natura amorfa, trasformata in periferia industriale, odiata e ritrovata molti anni dopo, diventa spazio filmico fuori dal tempo. I due protagonisti sono il filtro con cui l'autore riscopre la terra in cui è cresciuto, e la restituisce allo spettatore attraverso il corpo e la fantasia dei due ragazzi, in un continuo scambio tra reale e immaginato, presente e passato, quotidianità e mito.
PREMIO DELLA CRITICA del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani SNCCI a Maremetraggio - ShorTS Film Festival di Trieste
PREMIO AGPCI alla MIGLIOR PRODUZIONE assegnato a Mirko Locatelli e Giuditta Tarantelli di STRANI FILM per aver riconosciuto e accompagnato il talento, dando vita ad un’opera vera e curata in ogni passaggio delle produzione. Dalla fotografia, al montaggio, alla postproduzione, I CORMORANI esprime tutto l’amore, il coraggio e la capacità produttiva di cui il cinema indipendente è capace.
Commenti
Posta un commento