Una moltitudine di amanti della musica si è radunata a Barcellona per la sedicesima edizione del Primavera Sound che ha chiuso con un sold out di pubblico proveniente da 124 diversi Paesi. Un totale di 165.000 visitatori, 55.000 al giorno nelle serate di giovedì, venerdì e sabato, più 21.000 nella serata d’apertura di mercoledì, con un numero finale di spettatori stimato superiore ai 200.000, grazie anche alla reazione entusiasta alle altre attività gratuite programmate nel corso della settimana in diverse parti di Barcellona.
Un'ampia celebrazione per la capitale catalana che ha visto ondeggiare sabato scorso migliaia di persone con gli inni della leggenda del pop Brian Wilson, il rock sofisticato di PJ Harvey, le melodie eteree dei Sigur Rós e il progetto tedesco di musica elettronica Moderat.
Il festival si è concluso ieri con una doppia sessione di musica live nel quartiere del Raval e nelle due sale dell'Apolo. Quest’ultima serie di concerti è stato guidato dai pionieri del grunge Mudhoney, i re del neo garage Black Lips, il frontman dei Deerhunter Bradford Cox con uno show specialissimo, gli australiani The Avalanches e alcune proposte di band locali che includono Esperit!, Power Burkas, The Handclappers e Univers, tra i tanti altri.
L’antologia trascinante dei Radiohead, la dance tanto rock quanto pop degli LCD Soundsystem, Brett Anderson alla guida degli Suede in un concerto intimo all’Auditori e uno dei primi concerti dal vivo del regista di culto e compositore John Carpenter, sono stati alcuni degli spettacoli più eccezionali di quest’anno. Il post-punk oscuro delle Savages, il pop elegante dei Last Shadow Puppets, il pop elettronico del duo francese degli Air, l’imbattibile dream pop dei Beach House, nuovi arrivati come la cantante e autrice Julien Baker e il punk di band come Sheer Mag e Titus Andronicus, hanno anch’essi brillato di luce propria, a giudicare dal travolgente responso del pubblico.
Nel campo della musica elettronica il Beach Club affacciato sul mediterraneo e inaugurato quest'anno, ha raccolto un gran numero di nomi importanti della scena contemporanea tra cui Todd Terje, Floating Points, Erol Alkan e Tiger & Woods, che hanno reso felici innumerevoli e infaticabili amanti della musica dance. Sugli altri palchi, questo genere in netta ascesa ha lasciato il suo segno con gli emozionanti set dell’infallibile Maceo Plex, DJ Koze dalla Germania e l’eclettico duo scozzese Optimo.
La programmazione del festival ha anche dedicato del meritato spazio ad altri generi musicali esterni ai circuiti convenzionali. La stella della musica turca Selda Bağcan, la fusione di ritmi africani e occidentali della band congolese Mbongwana Star, l’hip hop di pesi massimi come Vince Staples e Jay Rock, il soul di James Hunter Six e l’eclettica miscela di suoni dell’indescrivibile Har Mar Superstar si sono rivelati essere le vere gemme del cartellone di quest’anno.
Come sempre la scena locale e spagnola ha avuto un ruolo importante e in quest’occasione ci sono stati i potenti e taglienti suoni di Holograma e Fasenuova, le chitarre di The Saurs e Aliment, il pop dei Nothing Places e i progetti di due grandi rivelazioni degli ultimi mesi: C.Tangana di Madrid e il collettivo barcellonese PXXR GVNG.
Quest’anno il Primavera Sound ha occupato anche gli schermi dei dispositivi di migliaia di persone che hanno potuto seguire il festival sui social network e attraverso lo streaming dell’evento che grazie a Red Bull TV, ha catturato alcuni dei migliori momenti di questa edizione e ha consentito al pubblico di andare dietro le quinte grazie a una grande squadra di persone e un investimento tecnologico molto importante.
Nel frattempo, in Portogallo sta per iniziare la celebrazione dell’eccezionale selezione di artisti della quinta edizione di NOS Primavera Sound, che avrà luogo nel Parque da Cidade di Oporto dal 9 all’11 di giugno.
http://www.primaverasound.es/
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