“The Girlfriend Experience” era stata indicata come una serie
innovativa e sessualmente esplicita. Non che la Starz, network che la manda in
onda, ci abbia mai abituati a qualcosa di diverso se non a serie con nudi e
sesso palese, perciò ci chiediamo dove stia la novità. Sta nel fatto che forse
proprio “The Girlfriend Experience” è la serie meno sessualmente esplicita
della storia della rete. Scritta e diretta dai registi indipendenti Lodge
Kerrigan e Amy Seimetx e basata sul film omonimo del 2009 di Steven Soderbergh,
l'incipit ha fatto talmente scalpore che Infinity, il canale online di Mediaset
Premium, ha deciso di mandarla in onda in contemporanea con gli Stati Uniti.
La
trama è presto detta: Christine Reade (Riley Keough), è una studentessa di
legge e fa la stagista presso uno studio legale, ma essendo economicamente
sempre a terra, decide di diventare una escort restando fin da subito attratta
da denaro facile e dalla capacità di avere il controllo esclusivo sugli uomini
che le capitano sotto mano. Attorno alla figura della ragazza si stagliano
quindi diversi uomini, ma soprattutto 4 personaggi conosceremo meglio nel corso
degli episodi: David Tells (Paul Sparks), avvocato, capo diretto di Christine;
Erin Roberts (Mary Lynn Rajskub), donna perfida e molto furba, socia di David;
Avery Suhr (Kate Lynn Sheil), amica di Christine e collega di college, è colei
che inserirà la ragazza nel servizio “Girlfriend Experience”; ed infine
Annabelle Reade (Amy Seimetz), sorella maggiore di Christine.
La prima stagione
composta da 13 episodi è decisamente sottotono. Una settimana nella vita di una
escort di lusso, che passa da un letto ad un altro di avvocati, architetti e uomini
ricchi e sposati in quel di Manhattan. La cosa più sorprendente della serie è
che è stata girata in tre settimane all'inizio dell'anno con un budget minimo.
Ma a parte i buoni cast e regia, il resto non funziona. Di certo è una serie
che potrebbe attirare l'attenzione dei critici, che si sa, amano molto le serie
cupe ed erotiche, ma già il Pilot, che dovrebbe attirare il telespettatore a
continuare la visione dello show, non fa altro che stancarlo dopo i primi
minuti lentissimi e privi di qualsiasi pathos.
I 13 episodi sono più che
sufficienti per chiarire che “The Girlfriend Experience” non è una serie per
tutti. Esplora i bassifondi di una Manhattan malata e offesa, uno spaccato di
una società nascosta a molti, ma che esiste ormai non solo in America, ma un
po' ovunque. Oggi molte ragazze o donne sono costrette a prostituirsi per
denaro, perché non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese. Ed anche se
la serie narra le vicende prima dell'elezione di Obama, è sempre più attuale,
oggi più che mai.
Quindi la storia è sicuramente originale e moderna ed è
raccontata nella maniera più “vera” possibile, anche se da un network come la
Starz ci aspettavamo più “azione”, vista la trama, e soprattutto dato che
stiamo parlando della rete che fa della violenza e del sesso il suo punto fisso
di riferimento, ricordiamo tra tutti: “Spartacus”, “Black Sails” e “Outlander”,
non potevamo che aspettarci altrettanto in questo caso. Qui però la serie
risulta bloccata, lenta e decisamente molto meno affascinante di quello che
potevamo desiderare dopo aver letto l'incipit. Un'occasione mancata.
Personaggi e doppiatori:
Christine Reade (Francesca Manico)
David Tellis (Gianni Bersanetti)
Erin Roberts (Anna Cesareni)
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