"Between" ha un incipit
fulminante, che ci sorprende e ci coglie impreparati, ma che poi si
perde nei meandri di una narrazione pesante e noiosa, come spesso
accade a molti telefilm d'oltreoceano. Possiamo considerarla una
serie a cavallo tra fantascienza e drama, nata il 21 maggio scorso,
prodotta da Netflix e Citytv, network canadese e che in Italia è
approdata lo scorso 22 ottobre in concomitanza con l'arrivo di
Netflix. Ma torniamo all'incipit.
Ci troviamo a Pretty Lake una
ridente cittadina di circa otto mila anime, i cui cittadini
cominciano a morire inspiegabilmente, uno dietro l'altro, dopo uno
sputo di sostanza nera, schiattano come se nulla fosse, come mosche
spiaccicate sul parabrezza. Soltanto pochi giorni dopo l'inizio delle
strane morti ci si accorge che tutte le persone che vengono a mancare
hanno più di 21 anni. E ruota proprio lì la storia di "Between",
ma non quanto potrebbe essere, nel senso che dal secondo episodio in
poi la storia comincia ad interessarsi più all'aspetto drammatico,
alla relazione tra i personaggi e alla diatriba tra due clan in
contrasto e a poco a poco quasi ci si dimentica del punto di vista
fantascientifico che è poi quello più interessante, portando la
narrazione a quella lentezza di cui parlavamo prima.
Quindi la città
verrà messa in quarantena e controllata a vista da militari
specializzati ed addirittura in gran parte del perimetro verranno
messe le mine antiuomo per evitare che i piccoli abitanti della città
riescano ad uscire e ad allontanarsi. Pretty Lake sarà letteralmente
guidata da bambini e ragazzini, che vivranno praticamente privi di
legge e regole. In particolare la serie ruota sulla figura di Wiley
Day (Jennette McCurdy) una ragazza incinta che non vuole rivelare chi
sia il padre del bambino e che vorrebbe dare in adozione
il figlio in cambio di una cifra economica considerevole, i suoi
piani svaniranno con la morte degli adulti.
Adam (Jesse Carere) è il
miglior amico di Wiley, anche se prova sentimenti ben diversi nei
confronti della ragazza che non ricambia come lui vorrebbe. A loro
due, che sono protagonisti indiscussi della storia, troviamo anche:
Mark (Jack Murray), Melissa (Brooke Palsson), Chuck (Justin Kelly),
Gord (Ryan Allen) e Ronnie (Kyle Mac). Tutti attori semi-sconosciuti
ed inesperti, come poi forse è anche giusto che sia così, visto il
carattere della sceneggiatura, però qui e là viene a mancare un po'
di esperienza nell'interpretazione attoriale generale. Ideata da
Michael McGowan, "Between" è decisamente un'occasione
mancata, anche perché da certi punti di vista ricorda un po' la
famosa cupola di "Under the Dome".
La chiusura in entrambi
i casi ha portato a due serie che avrebbero potuto dare certamente di
più, uno spegnimento totale dell'attenzione. "Between"
quindi non coinvolge, già dal terzo episodio in poi, inizia a
stancare e a portare la bella idea iniziale ad una brutta copia di un
drama qualunque, senza pretese e che si dimentica facilmente. Si
salva la regia e pochissimo altro. Anche la stessa critica
statunitense, che aveva ben accolto il Pilot - che è uno dei
migliori di questo 2015 - si è dovuta man mano ricredere col passare
degli episodi.
Però l'aspetto interessante di "Between" è che non
crea false speranze, la Netflix non ha usato grandi paroloni, come
spesso accade, per presentare la serie, non ha forzato la mano ed ha
deciso di non illudere nessuno, pur credendo nel progetto, visto che
è quasi subito stato rinnovato per una seconda stagione, ma McGowan
non fa paragoni, come accade spesso alle serie originali soprattutto
dei canali in chiaro che paragonano le novità a grandi cult del
passato come "Lost" o "Twin Peaks" o "X-Files",
come nel caso di "The Whispers". No, qui questo non
succede, e non può essere che positivo. Detto questo, "Between"
resta una serie che si potrebbe seguire tra un episodio di
"Daredevil" ed uno di "Sense8" - tanto per
restare in tema Netflix - quando, insomma, ne avete abbastanza di
adrenalina ed avete bisogno di una buona dose di narcotico.
Personaggi e doppiatori:
Wiley Day (Letizia Ciampa)
Adam Jones (Emanuele Ruzza)
Mark (Luca Mannocci)
Melissa Day (Giulia Franceschetti)
Chuck Lott (Flavio Aquilone)
Gord (Simone Crisari)
Ronnie (Massimo Triggiani)
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