A noi le serie della SyFy non ci vanno
proprio a genio. Eppure ci abbiamo provato più volte, prima con "Dominion" ed ora con "Z Nation" e pur
ammettendo una qualità più che sufficiente soprattutto a livello di
grafica ed effetti speciali, le trame ci lasciano sempre
quell'amaro in bocca che poi, vuoi o non vuoi, ci porta ad
abbandonarle. E "Z Nation" purtroppo non fa la differenza.
Già dalla trama era intuibile, visto che stiamo parlando di fantasy
e dell'ormai osannato mondo degli zombie. E per carità, se ti chiami
"The Walking Dead" puoi anche permetterti di fare una serie
sugli zombie ed essere perfino credibile, ma se poi vai a copiarlo, è
ovvio che qualcosa inizierà inesorabilmente a incrinarsi e rendere
il tutto non solo poco plausibile, ma anche a tratti un po' ridicolo.
"Z Nation" dal suo canto tenta di inserire qualcosa di
diverso nella trama, come il nerd che vive al polo e dal suo computer
riesce a rintracciare i superstiti che stanno portando l'unico
sopravvissuto al morso degli zombie in California per capire se dal
suo sangue si possa creare un antidoto, ma dall'altro canto, nel
momento della lotta tra umani e zombie, sembra di rivedere
esattamente "The Walking Dead", ma senza quella stessa
forza e quella tensione tipica del telefilm della AMC. Perché la
forza di "The Walking Dead" sta proprio nel fatto di aver
creato una serie sugli zombie, con la credibilità che può avere un
drama, come se gli avvenimenti in esso raccontati stiano succedendo
davvero.
In "Z Nation" tutto ciò non succede, perché non
riesci ad immedesimarti nella trama e nemmeno nei personaggi, poco
definiti ed incisivi. Karl Schaefer e Craig Engler, ideatori di
questa nuova serie apocalittica, scritta, come dicevamo, per la SyFy,
arrivata alla seconda stagione che andrà in onda nella prossima
stagione tv, ci narrano una storia che si svolge tre anni dopo il
ritrovamento del primo zombie. A tre anni di distanza, pochi sono i
sopravvissuti, e noi seguiremo in particolare le avventure di Charles
Garnett (Tom Everett Scott), e del suo gruppo, formato da: la
combattiva Roberta Warren (Kellita Smith), la coppia di giovani
innamorati Mack Thompson (Michael Welch) e Addy Carver (Anastasia
Baranova), il medico, che in realtà prima della pandemia era solo un
farmacista, ma che tutti chiamano proprio "Doc" (Russell
Hodgkinson), l'ambigua Cassandra (Pisay Pao), ed il giovane
combattente il cui vero nome non si sa ma che si fa chiamare
"Diecimila" (Nat Zang), perché è il suo obiettivo
personale: vuole uccidere diecimila zombie prima di soccombere, ed è
a conti fatti il personaggio migliore della serie.
Tutti loro devono
portare sano e salvo in California, Alvin Bernard Murphy (Keith
Allan), il "paziente zero", l'unico uomo sopravvissuto a
ben otto morsi di zombie. Poi scopriremo che diventerà una sorta di
messia per questi ultimi, ma questo è un altro discorso. A guidare
tutti c'è una specie di "Grande Fratello" che li spia
dall'alto, il nerd tecnologico che vive completamente solo, poi si
troverà un cane, in un bunker al polo, Simon Cruller, il "cittadino
Z" (DJ Qualls), che cerca di tanto in tanto di mettersi in
contatto con il gruppo, per sapere se Alvin sia ancora vivo.
Ovviamente per chi non avesse seguito la prima stagione, non
spoileriamo e quindi non vi diciamo chi vive o chi muore, in buona sostanza è di questo che si tratta, ma come
sempre succede in queste serie cruente, aspettatevi di tutto.
Oltre
agli zombie, come sempre, il nostro gruppo dovrà stare attento alle
minacce degli altri umani, che spesso sono ancora più pericolosi
degli zombie stessi. Come a dire: la vita reale spesso è più cruenta e più fantasiosa del mondo fantasy stesso. Ma ormai è un tema molto abusato. Tra l'altro c'è da sottolineare che, forse per
mettere del pepe nella trama, o semplicemente per inserire qualcosa
di diverso, gli zombie, qui nel mondo di "Z Nation",
corrono come i pazzi, sembrano tutti Yousei Bolt, quindi sfuggirgli
diventa ancora più difficile. Diciamo che da che mondo e mondo
l'unica cosa che gli zombie non fanno è proprio correre, in
qualsiasi luogo, libri o film o serie finora visti, gli zombie sono
sempre stati molto lenti, ma è un po' come succede nella saga
adolescenziale di "Twilight" in cui i vampiri sotto il sole
non bruciano, ma brillano... licenze poetiche su cui stendiamo più di un velo pietoso.
Ma tornando a noi, quindi stiamo parlando, come
dicevamo, di una serie che visivamente non ha nulla da invidiare
sotto l'aspetto degli effetti speciali e della regia ad altre serie
fantasy/horror, perché comunque la SyFy è proprio forte sotto
questo punto di vista, ma purtroppo dobbiamo dire pure che manca
tutto il resto, manca una sceneggiatura capace di attirare il
telespettatore a tal punto da decidere di non abbandonalo più, e
soprattutto, cosa fondamentale, manca un cast veramente attraente. La
Sky comunque manda in onda la serie dallo scorso 10 giugno, per
chiunque voglia immergersi ancora una volta nel mondo dei mangiatori
di cervelli.
Personaggi e doppiatori:
Roberta Warren (Rachele Paolelli)
Simon "cittadino Z" (Daniele
Raffaeli)
Mack Thompson (Federico Di Pofi)
Alvin "Paziente Zero"
(Alberto Bognanni)
Addy Carver (Gaia Bolognesi)
Doc (Pierluigi Astore)
Cassandra (Perla Liberatori)
Diecimila (Emanuele Ruzza)
Charles Garnett (Francesco Bulckaen)
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