Egle Sommacal, chitarrista dei Massimo Volume, torna con il suo terzo disco solista, “Il Cielo si sta oscurando”,
riprendendo in mano l'acustica e mettendola al servizio di un'idea,
di un concetto, che come un sottile filo conduttore attraversa tutto
l'album, dopo aver sfornato un disco di sola chitarra acustica, fingerpicking da far impazzire senza sovraincisioni e dopo un lavoro di chitarra elettrica abbinato ad un ensemble di fiati. Ma EgleSommacal,
smessi i panni del chitarrista rock, è prima di tutto un amante e
uno studioso del proprio strumento, un musicista che da sempre
ricerca le (in)finite possibilità con cui trasmettere, attraverso
sei corde, quello che sente e che lo circonda, con un proprio stile e
una propria sensibilità. Per questo, a scanso di equivoci, “Il
Cielo Si Sta Oscurando” non c'entra con i Massimo Volume, e non è
nemmeno un disco country o bluegrass, o un qualcosa à la John Fahey
solo perché è suonato in solitaria con la tecnica del
fingerpicking. Questo
è un disco influenzato dalla musica minimale americana, con rimandi
alla musica classica, che ha preso forma da un esercizio di
trascrizione per chitarra acustica delle partiture di pianoforte di
Philip Glass, esercizio diventato presto un mondo nuovo, fatto di
dinamiche e posizioni mai esplorate. C'è un senso di oscurità che
si insinua nei nove brani di questo album, che sembra composto con
quei colori plumbei anticipatori di un temporale, della gravità che
lo accompagna. Egle marcia
sui titoli e sulle sensazioni che evocano, dall'apertura che dà il
nome all'intero disco a “Nuvole sopra la Bolognina” ( qui il video: Nuvole sopra la Bolognina - Egle Sommacal), da “Nessun posto sicuro” a “Gravità”, dove un gioco di delay rende quasi
tangibile la pioggia pronta a cadere. Passa da una “Hello Guys”
nel lato A al suo reprise nel lato B, fermandosi per rendere omaggio
a Erik Satie, di cui esegue una versione di “Première Gymnopedie”
trascritta per chitarra acustica. E se “L'ultimo dei collezionisti”
lascia aperte tutte le interpretazioni del mondo, “Ryou-Un Maru”
invece è la storia minima dell'omonimo peschereccio, staccatosi
dalle coste giapponesi dopo il maremoto del 2011 (quello della
centrale di Fukushima) in una deriva solitaria durata centinaia e
centinaia di chilometri, terminata con l'affondamento vicino le coste
del Canada. Registrato
in presa diretta, questo è un disco che rimane addosso, nella sua
scarna complessità, nei suoi intrecci circolari che caratterizzano
sempre più lo stile chitarristico e compositivo di Egle.
Il
cielo si sta oscurando, per cui copritevi. O aspettate che il
temporale vi cada in testa.
Egle Sommacal |
Questi i brani contenuti nel disco:
1.
Il Cielo Si Sta Oscurando
2.
Hello Guys
3.
Nuvole Sopra La Bolognina
4.
Nessun Posto Sicuro
5.
Gravità
6.
L'Ultimo Grande Collezionista
7.
Hello Guys (reprise)
8.
Première Gymnopedie
9.
Ryou-Un Maru
Nel frattempo sono state già confermate le
prime date live di Egle:
24
novembre: Milano @ Gattò
27
novembre: Pisa @ Teatro Lux
28
novembre: Pieve di Cento @ Kino
30
novembre: Varese @ Twiggy
01
dicembre: Spilamberto @ 32
04
dicembre: Rimini @ Neon
05
dicembre: Roma @ 30 Formiche
06
dicembre: Perugia @ Chupito
07
dicembre: Castiglione del Lago @ 909
09
dicembre: San Gemini @ Degustazioni Musicali
12
dicembre: Piacenza @ Melville
13
dicembre: Grosseto @ Caffé Ricasoli
14
dicembre: Viterbo @ Allimprovviso
17
dicembre: La Spezia @ Origami
19
dicembre: Vicenza @ Cafè del Sole
20
dicembre: Feltre @ Banda Larga
21
dicembre: Padova @ CO+
03
gennaio: Cesena @ Il Salotto del Custode
09
gennaio: Benevento @ Morgana
10
gennaio: Contursi Terme @ Bandiera Bianca
17
gennaio: Zero Branco @ Altroquando
25
gennaio: Bergamo @ Maite
31
gennaio: Vercelli @ Circolo Porta Torino
07
febbraio: Osimo @ Cavalca-via
14
febbraio: Castano Primo @ Arci Paz
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