Si infrange a pochi minuti dalla
fine del secondo tempo supplementare il sogno di Leo Messi e compagni, troppo
forte questa Germania e il goal di Mario Gotze premia il cammino intero della
squadra più che la singola partita finale. Proprio così, perchè l'Argentina
fornisce la sua miglior prestazione quanto meno nelle eliminazioni dirette,
superiore per occasioni da goal alla solidità tedesca che comunque non viene
meno. E' stata una buona gara, giocata a buon ritmo e senza paura, ricca di
soluzioni tattiche ma anche di sano agonismo, a differenza della soporifera
semifinale Argentina-Olanda, che premia alla resa dei conti la squadra migliore
ripetendo il copione dei mondiali sudafricani, quando il goal di Iniesta arrivò
anche esso quasi allo scadere e dopo una precedente occasione fallita da Robben
per gli orange, qui a fallire è stato invece Palacio che si fa ipnotizzare da
Neuer che certifica il suo status di miglior portiere del mondo da almeno un
paio d'anni.
L'Argentina ha di che mangiarsi
le mani anche per Higuain e Messi che gettano al vento due occasioni d'oro, per
troppa fretta il primo, per troppa tensione il secondo che non riesce ad
assestare il suo sinistro chirurgico all'angolino. I malori intestinali del non
più giovane Messi non hanno niente a che spartire coi malanni del Ronaldo di
Francia-Brasile, ma sono una spiegazione più che valida al peso enorme che la
pulce si è portato sulle spalle in questo mondiale, che lo ha visto sicuramente
protagonista, al punto che gli hanno consegnato l'amaro titolo di giocatore più
forte del torneo (un pò una beffa, anche perchè altri meritavano il pallone
d'oro a nostro avviso), ma che lo consegna ancora una volta sotto "il
profeta" Maradona, che per lui e il suo popolo, aveva pronosticato ben due
goal e ovviamente la vittoria mondiale. Ma l'Argentina, inutile nasconderlo,
poteva contare su un'esperta difesa, su un centrocampo di intenditori dove il
solo Mascherano fa davvero la differenza e su un attacco spuntato, dalla
defezione di Di Maria e dai malanni di Aguero... oltre ovviamente a un Messi
che col crescere della competizione, ha visto scadere la sua forma fisica e aumentare
drasticamente la tensione emotiva, facile dire adesso, viste anche le
altalenanti prestazioni di Higuain e Lavezzi che un Carlitos Tevez sarebbe
servito eccome, ma come si sa, ufficiosamente o meno, è stato proprio Messi a
porre il veto alla convocazione dell'apache.
Andando indietro in classifica, è
evidente come l'Olanda abbia perso la sua grande occasione, visto che il suo
trio di punta (Van Persie, Robben, Sneijder) è giunto agli sgoccioli e le potrà
garantire un buon europeo forse, mentre il Brasile è da ricostruire
inevitabilmente, ma qui il talento "giovane" tra Neymar, Oscar e
Thiago Silva non manca. Ottime prospettive ha la Francia , che potrebbe nel
tempo seguire per l'appunto il modello tedesco e aspettare la definitiva
crescita delle sue giovani stelle, così come la Colombia , peccato davvero
per non aver potuto ammirare la classe e la potenza di Falcao, in prospettiva
il progetto forse più interessante. Possono crescere e di certo lo faranno,
Cile e Belgio, perchè hanno nello fila fuoriclasse e ottimi prospetti. Le
grandi delusioni sono state in ordine di aspettative, la Spagna , che ha mollato
quasi fisiologicamente dopo anni di dominio assoluto e che ha comunque ricambi
già pronti per il gruppo storico, ovviamente l'Italia, che è invece ad oggi,
un'assoluta incognita per il futuro visto i pochi talenti in circolazione e
l'ineluttabile passaggio di consegne, ma che per tradizione si è sempre
esaltata nelle difficoltà e l'Inghilterra che è stata fatta fuori con una
squadra di giovani leve e che è appunto all'inizio di un ciclo. Fra quattro
anni, in Russia sapremo, sperando da Italiani che la regola dei ventiquattro
anni che ci accomuna a Brasile e Germania svanisca.
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