Piatti ricchi e gustosi possono definirsi le
canzoni protagoniste di "Á la carte" esordio di "Serazzi e la Cucina " che metafore
scontate a parte, sono un mix perfetto, decisamente godibile di ballo, poesia e
riflessioni importanti. Arrangiate con cura riescono a non esser mai banali nel
loro dipanarsi su ritmi standard passando tra rumba, mambo, funky, senza mai
eccedere, ma procedono trascinanti e preziosi nelle soluzioni adottate che sono
funzionali e non cercano per forza e per fortuna di stupire ad ogni costo
integrando al meglio il piglio cantautorale.
"Balkan":sapori popolare e ritmiche
gitane con la fisarmonica a svisare in evidenza: "Noi due ci teniamo a
distanza però i nostri cuori preparano la danza si sa i cuori son
zingari"
"Come una rumba": una prima parte
trascinante viene stemperata in un ritornello morbido e melodico che per testo
e modo di cantare sembra quasi citare il Renato Zero di "Manichini":
"Ho speso i miei sogni ad asciugarsi dall'umidità chi mi tiene in trappola
muove i fili miei ma sparisce non appena un pianoforte si scatena"
"Con un salto": ispirato da un
racconto di Italo Calvino "La distanza della luna" dall'incedere
zompettante, atmosfera circense, testo visionario e finale con vocalizzi alla
Lucio Dalla: "Nessun credo ne filosofia sarai tu la terapia che guarisce i
miei tabù niente da aggiungere e tutto il resto non fa per me"
"Finalmente": "...una ventata
di novità ma certamente ora qualcuno protesterà" col pianoforte sugli
scudi e i fiati ben innestati su un ritmo “rumbeggiante” a riflettere sui
disastri del progresso.
"Il portiere Fosco": che trasforma
la sua porta in una casa vera e propria, tra Saba e Capossela è un mambo
incentrato sulla genialità del racconto di origine teatrale di Eric Minetto:
"Vive in una porta in attesa di un rigore"
"Il silenzio in noi": "Attenzione
a voi uomini di grande parole armati della logica" ballad ad ampio
spettro melodico delicata e avvolgente.
"Io e il mio amico Attilio": ancora
ritmi latini per raccontare un emigrato in Svizzera "E sapevamo tutto noi
grandi sacerdoti del flipper… in questi anni ho visto lampeggiare anche ai
migliori game over"
"Laundrette Soap": anche questo
brano è di origine teatrale, incalzante con un mood da banda popolare "L'occasione
era d'oro potevi dire il mio lavoro è questo qua futuro faceva rima con sicuro
non con duro e flessibilità"
"Mundo mejor": ballad al pianoforte
dai toni intimi, coi fiati a sorreggere l'atmosfera sospesa: "Dai retta a
me per oggi almeno non muoviamoci di qui sento nell'aria un che di strano come
una vibrazione in più"
"Nove ore": funky dalla strofa
diradata che si dipana in un ritornello incalzante coi fiati a prendersi
inevitabilmente la scena: "Dormo come un bimbo, meglio riposare più
spesso, pensaci, tempo seguo il tuo tic tac"
"Se ritorno qui": brano funky,
con la chitarra a punteggiare nella strofa che si distende nel ritornello
melodico per evolversi ancora coi fiati protagonisti nelle parti strumentali:
"Ma poi se ritorno qui noi non ci capiamo noi messi così no nemmeno
parliamo"
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