E' stato il telefilm straniero più
visto del 2013 in Italia, con punte di oltre tre milioni di telespettatori, un
po' come successe circa dieci anni prima con la messa in onda delle prime
stagioni di "Smallville". Il genere è simile, ma "Arrow" è più macabro e più "adulto", "Smallville" invece nacque
come una serie adolescenziale, solo col tempo acquistò un aspetto più deciso e
maturo. Lo scorso venerdì 10 gennaio è partita la seconda stagione di
"Arrow", raggiungendo circa tre milioni e trecento mila spettatori.
Ottimo successo quindi anche quest'anno. Negli Stati Uniti intanto va in onda,
su The CW, la seconda parte della season two, con un calo di ascolti notevole,
ma rimanendo sempre il telefilm più visto del network, con discreti picchi di
raiting. Premettiamo che "Arrow" non è un capolavoro, ma per la The
CW è sicuramente un egregio passo in avanti. Se pensiamo a serie come "The
Carrie Diaries" (fantomatico prequel di quello che è stato un vero cult
come "Sex and the city"), "90210" (evitabile spin-off dell'indimenticabile
"Beverly Hills 90210), "The Secret Circle" o "Beauty and
the Beast", "Arrow" è qualitativamente di gran lunga superiore.
46 gli episodi finora prodotti, 23 per stagione, tanti i personaggi, creando a
tratti un po' di confusione.
La DC Comics ha dato il via libera,
subito dopo la fine delle 10 stagioni di "Smallville" a questo nuovo
progetto. Dietro le quinte i creatori sono ben 3: Greg Berlanti (già produttore
di "Dawson's Creek", "Everwood" e "Brothers and
Sisters"), Marc Guggenheim (che lavora da anni nell'ambito dei fumetti) e
Andrew Kreisberg. Gli episodi di "Arrow" iniziano con una frase:
"My name is Oliver Queen. For five years I was stranded on an island with
only one goal - survive. Now I will fulfill my father's dying wish - to use the
list of names he left me and bring down those who are poisoning my city. To do
this, I must become someone else. I must become something else" ("l
mio nome è Oliver Queen. Per cinque anni sono rimasto bloccato su un'isola con
un solo obiettivo: sopravvivere! Ora esaudirò il desiderio di mio padre in
punto di morte: userò la lista di nomi che mi ha lasciato e colpirò tutti
quelli che stanno avvelenando la mia città. Per fare questo, devo diventare
qualcun altro. Devo diventare qualcos'altro").
La serie segue da vicino la vita di
Oliver Queen (Stephen Amell), miliardario e playboy, dato per morto dopo un
naufragio. In realtà Oliver ha vissuto per cinque anni su un isola (lì, troverà delle
persone che lo addestreranno per diventare un grande guerriero), per tornare
poi a sorpresa a Starling City come giustiziere, conosciuto col nome de
"L'incappucciato". Perseguita e uccide alcuni criminali della città,
scegliendoli da una lista lasciatagli dal padre. Quando torna in città troverà
la sua ex fidanzata: Laurel Lance (Katie Cassidy), che lo incolpa per la morte
della sorella, avvenuta durante il famoso naufragio. Lei si fidanzerà ben
presto con il migliore amico di Oliver, Tommy Merlin (Colin Donnell). Oliver
intanto ha alle spalle una famiglia molto particolare: la madre, Moira Queen
(Susanna Thompson), si scoprirà ben presto essere coinvolta in diversi traffici
illeciti, oltre ad essere implicata anche nel naufragio che ha causato la morte
del marito e della nuora e la sorella, Thea Queen (Willa Holland), che inizialmente
"curerà" la perdita del padre e del fratello con alcool e droga.
Poi
conoscerà Roy Harper (Colton Haynes), un ragazzo molto ambiguo che vive in una
delle zone più malfamate della città. Sarà Thea inizialmente ad aiutarlo e a
rimetterlo in sesto. Inizialmente, a coadiuvare Oliver nella sua impresa, ci
saranno la sua guardia del corpo John Diggle (David Ramsey), ex soldato dalle
molteplici abilità, e Felicity Smoak (Emily Bett Rickards), un'esperta
d'informatica che lavora per la Queen Industries, ma Oliver gli chiede spesso
aiuto per risolvere i casi dell'incappucciato. Felicity è senza alcun dubbio il
personaggio più riuscito di tutta la serie. Nel corso degli episodi scopriremo
altri eroi della DC Comincs che prenderanno parte al progetto, come Black
Canary o Speedy, che metteranno un po' di pepe intorno alla storia di "Freccia
Verde". Così, la storia diventerà, man mano, sempre più accattivante e la
qualità del telefilm crescerà nel tempo. Il primo episodio della seconda
stagione è sicuramente più movimentato del pilot della season one. Con continui
flashback, Berlanti e soci, ci riportano nell'isola misteriosa dove Oliver ha
scoperto le sue doti di giustiziere che sveleranno molte cose sulla vita dei
protagonisti, questo spinge il telespettatore a tenere attiva l'attenzione.
La
trama risulta efficace anche se a tratti ricorda molto "Batman" il
ricco miliardario che lotta contro i cattivi per aiutare la gente comune, senza
superpoteri, ma con la sola forza fisica (prendendo spunto ancora prima dalle vicende fantastiche di Robin Hood). E come Batman che aveva Robin, anche
Arrow ha il suo aiutante: "Speedy". Insomma, l'unica differenza sta
nell'arco e nelle frecce, unica arma usata dal supereroe in questione. Malgrado
diverse assonanze, il telefilm in linea generale funziona. La cosa che risulta
piuttosto scarsa e che non accresce di sicuro la qualità della serie è la prova attoriale di alcuni degli attori protagonisti. Il più grande punto
debole, a nostro avviso, è proprio il protagonista Stephen Amell, che, pur
avendo una fisicità adeguata al ruolo, spesso soffre di scarsa espressività specialmente
nei momenti di maggiore pathos. Comunque per chi ha voglia di seguire le
avventure di Freccia Verde and Company, l'appuntamento è ogni venerdì in prima
serata su Italia uno.
Personaggi e doppiatori
Oliver Queen (Domitilla D'Amico)
Laurel Lance (Domitilla Chevalier)
John Diggle (Simone Mori)
Felicity Smoak (Paola Majano)
Roy Harper (Andrea Mete)
Thea Queen (Ilaria Latini)
Moira Queen (Anna Cesareni)
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