"Solo perchè il sistema non è perfetto non smettere di cercare di renderlo migliore"
Il cacciatore di donne (The Frozen Ground) è un thriller, con pochi fronzoli, semplice, diretto e scorrevole, tratto da una storia vera, racconta la cattura di un serial killer, (Robert Christian Hansen, che tra il 1971 ed il 1983, violentò e uccise diciassette donne e forse più) John Cusack, da parte di un detective, Jack Halcombe, Nicolas Cage, che deve proteggere la testimone, Cindy Paulson, Vanessa Hudgens, la vicenda è tutta qui e non sono previsti colpi di scena. Potrebbe questo essere un limite, specie nella prima parte dove appunto la sinossi viene ancor più esplicitata, ma a Scott Walker anche sceneggiatore, interessa rimarcare proprio questo aspetto e tutto il film è basato sulla tensione, sul parteggiamento dello spettatore nel veder la giustizia trionfare.
Siamo di fronte a una caccia in piena regola, dove però i ruoli si scambiano e per il cacciatore diventare preda è un attimo.
I sotto testi ci sono anche se non espressi sempre in maniera confacente, pongono sul tavolo due famiglie, quella del detective che si accinge con la moglie a cambiar casa e vita, la loro complicità vitale viene contrapposta a quella del killer, apparentemente normale dove dietro si cela freddezza e distacco ma è soprattutto la fragile esistenza della testimone, ad aver maggior sbocco in tal senso, la Hudgens interpreta l'ennesimo ruolo borderline dopo Spring Breakers e offre un'altra grandissima interpretazione, instaurando un rapporto padre/figlia con Cage a tratti scontato ma abbastanza credibile.
Walker gira il tutto con sicurezza e regala suggestive visioni dall'alto che contrappone al mondo notturno e peccaminoso con efficacia, altrettanto fa la fotografia di Patrick Murguia, ora glaciale, fredda nel primo caso, calda e complice nel secondo.
Un discreto film di genere insomma niente di più niente di meno, con la lap dance della Hudgens (paragonabile al trheesome in piscina di Spring Breakers) che è servita a spingere il film e con l'interpretazione peraltro convincente di 50 Cent "coi capelli" nei panni del pappone Pimp Clate Johnson, che figura anche tra i produttori della pellicola.
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