Leggerezza pop d'antan per questo split, dove Oratio apre e chiude e Nicolò Carnesi mette la sua doppietta nel mezzo... I due partono con un uno/due a testa con i suoni retrò in evidenza a rinverdire la freschezza di un sound elettronico e "ruffiano il giusto" adattandolo al gusto d'oggi "con gusto" e poi due prove per così dire più cantautorali, avvalendosi di Antonio Dimartino al basso e ci troviamo due canzoni maggiormente strutturate da un punto di vista armonico ma che mantengono l'appeal catchy delle precedenti.
Per il resto i due non fanno altro che confermare le loro qualità, pronti a partire per un tour insieme:
"Non vado più al mare": il lavoro dei synth sembra fare il verso al Carboni di "Fare le valigie" con un gusto retrò che non dispiace e sembra spalancare le porte all'autunno:
"oggi vado al mare e porto con me un libro di paranoie"
"Lungimirante": "... davanti al pc" il brano è battistiano post Mogol, specie per le aperture melodiche nel ritornello, il tutto condito coi giochi di parola di Carnesi in ottima forma:
"lungi da me cercare un motivo che ci renda simili diversi dai soliti versi che scrivo mi versi il tuo the delle cinque e venti?"
"I Vampiri": l'amore se lo prende qualcun altro e tu rimani vuoto come il frigo se non c'è tua madre, vuoto come noi"... con Antonio Dimartino il registro cambia, il sound rimane giocoso,con l'incedere da marcetta... il risultato è ampiamente godibile:
"e non è detto che siamo fatti per eliminarci e non è detto che siamo foglie condannate al vento e buttiamoli i telefoni rinnoviamoci"
"Curo la forma (canzone senza contenuto)": "... ed è la cosa più stupida che mi poteva capitare"... ballad avvolgente e ariosa che si dipana egregiamente, con ancora Dimartino al basso:
"quanto ci metti a vestirti? Lo sai che mi piace aspettarti un pò di più, anche se non arrivi mai così che mi chiedo se sto più indietro il contenuto dov'è?"
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