Cosa hanno in comune Federica Pellegrini, Paul McCartney, Walter Veltroni, Antonio Conte e Madonna e ci fermiamo qui per non andare troppo oltre, nel tempo/tempio dell'informazione che "di questi tempi", diventa pressocchè nulla, come profetizzava e a ragione Baudrillard nel suo Delitto Perfetto?
Apparentemente poco più di niente, sono solo i casi più recenti, gli esempi più fulgidi del meccanismo perverso adoperato dai media per solleticare la curiosità più bieca, che siano copie o ascolti.
Sara Tommasi e il suo "dramma", (perchè di questo si tratta) a luci rosse, hanno per l'appunto fatto il suo tempo.
Passando infatti in rassegna le ultime notizie riguardanti i nomi citati, la parola abusata e reiterata è una sola: declino...
con tanto di accanimento che ha poco di terapeutico ma che puzza oltremodo di sottile (mica tanto a dire il vero) piacere, nel sapere di una debacle, di una stecca, di un fare un passo indietro (diciamo così), di un'accusa, di fischi e pochi dischi venduti...
Quegli stessi media che avevano innalzato agli onori della cronaca "L'Idolo", rigorosamente di turno (si dice in questi casi) come per incanto dimenticano tutto, fingendo di vivere in un eterno presente rinnovabile, con tanto di sadismo e mal celata soddisfazione nel narrare "La Caduta degli Dei", accentuando un aspetto quasi voyeuristico e subdolo che gode delle sventure altrui, un'empatia al contrario insomma, cinica e spietata come le leggi non scritte dell'entertainment.
Ma bisogna ovviamente fare le opportune precisazioni, se nei casi di Veltroni e Conte, "casi" limite intendiamoci, perchè se il primo non è più sulla cresta dell'onda non è di certo una sua colpa, perlomeno attuale e se il secondo non può neanche provare a discolparsi perchè la giustizia sportiva è una cosa, la giustizia ordinaria un'altra e il campionato di calcio incombe... ed è comunque una sorta di campanilismo (usiamo questo termine) a far appunto da "giudice popolare" nel senso del Veltroni visto da uno che "voterà" Berlusconi o di Conte visto da un'interista...
Ma cosa c'è da starnazzare ai quattro venti, aizzare vele di polemica e venti di risentimento se la Pellegrini ha semplicemnte toppato? Perchè tanta ingenerosità nei confronti di un'atleta così straordinaria? Rinfacciandole l'arcinoto "Cosa fa Federica Pellegrini quando non nuota?" Tralasciando le critiche per gli allenatori cambiati o le sue liaisons d'amorosi sensi.
O ancora, perchè ironizzare sull'età di Sir Paul che ha letteralmente fatto la storia della musica, con tanta cattiveria? Perchè "Nananananananananana Hey Jude" non è stato perfetto ? Perchè il karaoke improvvisato non è riuscito? Ad uno che ha scritto e cantato "la bellezza"?
In parte lo stesso discorso può essere fatto per Lady Ciccone, che quanto meno a livello iconografico e pop nella sua essenza ha portato "gli anni di plastica" sicuramente oltre, come dimostrano oggi giorno Lady Germanotta e starlette varie.
Qual'è il senso intrinseco dell'operazione demoliamo la regina del pop? E'vecchia... non è più figa... questi si che sono parametri di merito.
La verità, ben tenendo presente i diversi ambiti è che è un infimo piacere comunque a pervadere gli ombrelloni e i rotocalchi e sembra rassicurarci in qualche assurdo modo sulla nostra condizione, "in questi periodi neri spettacolari" come direbbe Vasco Brondi, eppure è un giochino talmente stupido, ipocrita (oltre tutto nel caso di immediata risalita), stucchevole e fine a se stesso che produce soltanto attimi di serotonina per i rosiconi di turno e il gongolare del cinismo dei media.
E' l'altro lato della medaglia non c'è dubbio e i professionisti non si sottraggono di certo, loro il prezzo è sicuro che lo conoscono... noi vorremmo soltanto nel nostro piccolo, che fossero obiettività, senso critico e ragionevolezza a prevalere... è chiedere troppo? Evidentemente si.
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