Chernobyl Diaries di Brad Parker



Francamente imbarazzante anche se fosse uscito dieci anni fa...  non c'è commento peggiore a dire il vero e ci fermeremmo volentieri qui, ma spariamo sulla croce rossa, visto che comunque l'abbiamo visto e in fin dei conti abbiamo perso del tempo... evidentemente... Fuorviati da titolo e trama,  dal produttore perchè no, il film in se, destava una certa curiosità e anche l'approccio alla materia di Parker, i primi venti minuti per intenderci ispiravano una certa  fiducia... irrimediabilmente andata a farsi benedire col passare del tempo, perchè e a ben donde non bastano urla e torce a creare una tensione emotiva che dir si voglia se non c'è un minimo di risvolto,  uno sviluppo se non addirittura un sottotesto, una chiave di lettura altra e anche volendo far passare l'idea che si tratti come abbiamo letto di una rilettura di genere, non vi è comunque trasporto emotivo in ogni caso e non c'è passione soprattutto nel filmare queste vite dal destino segnato e non c'è paura perchè l'immedesimazione va a farsi benedire dopo mezz'ora  e allora di cosa stiamo parlando? Di più non c'è mistero nella storia in se e "l'amatoriale" a cui si fa spesso ricorso mediante camera a mano,  woki toki, tablet e via dicendo... va a inficiare inesorabilmente sul tessuto filmico... e poi più di metà film al buio completo è decisamente un pò troppo... tant'è che difficilmente si potrebbe distinguere una prova attoriale rispetto ad un'altra o disquisire della fotografia tanto per fare un esempio....Cose da salvare? Niente... zero assoluto e ci capita di rado di stroncare un film del tutto, ma davvero una roba così noiosa e fondamentalmente senza alcun senso logico, con una regia vecchia e stantia, da un esordiente per giunta, tralasciando l'idea narrativa che poteva essere declinata in mille altri modi, che si impantana come peggio non si può... beh, è comunque qualcosa da raccontare.

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